Conto termico 3.0, cos’è e a chi spettano le agevolazioni nel 2025

Nadia Pascale

18 Dicembre 2024 - 15:03

Per chi vuole migliorare le prestazioni energetiche di casa o di altro edificio, il conto termico 3.0 in vigore nel 2025 potrebbe fornire ottime alternative. Ecco di cosa si tratta e come funziona.

Conto termico 3.0, cos’è e a chi spettano le agevolazioni nel 2025

Da gennaio 2025 il conto termico attualmente il vigore cede il posto al conto termico 3.0 ma di cosa si tratta? In cosa consistono le agevolazioni e quali benefici si possono ottenere?

Per chi vuole migliorare le prestazioni energetiche del proprio edificio, il conto termico può essere un’ottima alternativa rispetto ad altri incentivi, come il Superbonus o Ecobonus che dal 2025 vedono fortemente ridurre le percentuali del beneficio e, inoltre, prevedono solo detrazioni fiscali da fruire in più anni.
Il conto termico, invece, consente di avere un contributo a fondo perduto, la cui percentuale varia dal 40% al 65% e in alcuni casi può arrivare, dal 2025, anche al 100%.

Il conto termico 3.0 può essere utile anche a recuperare classi energetiche e quindi ad adeguare il proprio immobile alla direttiva Case green che comincia a esplicare i suoi effetti a partite dal 1° gennaio 2025 con il divieto per i Paesi membri Ue di riconoscere agevolazioni per l’installazione di caldaie a gas.

Vediamo cos’è il conto termico e come ottenere i contributi a fondo perduto.

Cos’è il conto termico 3.0

Il conto termico è un’agevolazione sottoforma di contributo a fondo perduto correlato a progetti di efficientamento energetico di abitazioni, edifici adibiti ad attività produttive e strutture pubbliche.
Per il 2025 è stato adottato lo schema di decreto in discussione con le Regioni. Le nuove norme dovrebbero entrare in vigore già a gennaio del 2025. Nella nuova versione del conto termico 3.0 viene estesa la platea dei beneficiari, la tipologia di interventi e le spese ammissibili al beneficio.

Possono accedere al conto termico:

  • le Pubbliche Amministrazioni, inclusi gli Istituti Autonomi case popolari, cooperative di abitanti e loro consorzi, società cooperative e società a patrimonio interamente pubblico;
  • i privati sotto forma anche di condomini e imprese;
  • a partire dal 2025 la platea dei beneficiari viene estesa a enti del terzo settore che vengono parificati alle pubbliche amministrazioni;
  • comunità energetiche rinnovabili CER.

L’altra importante novità che sarà introdotta a partire dal 2025 riguarda l’innalzamento degli incentivi al 100% delle spese effettuate.

Quali costi sono agevolabili con il conto termico 3.0?

Il conto termico 2025, così come risulta dallo schema di decreto legislativo, andrà a coprire i costi sostenuti per i lavori di efficientamento energetico, compresi quelli inerenti l’installazione di colonnine di ricarica auto e impianti fotovoltaici con sistemi di accumulo.
Il contributo riconosciuto dal conto termico 2025 sarà a copertura del 100% delle spese per:

  • edifici ad uso pubblico di proprietà di piccoli comuni con popolazione fino 15.000 abitanti;
  • interventi sugli edifici pubblici adibiti a uso scolastico e su edifici di strutture ospedaliere e di altre strutture sanitarie, incluse quelle residenziali, di assistenza, di cura o di ricovero del sistema sanitario nazionale.

Gli interventi ammessi al beneficio, oltre quelli aggiunti nel 2025 riguardano:

  • Sostituzione di impianti di climatizzazione con impianti a pompa di calore fino a 2.000 kW;
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione con generatori a biomassa fino a 2.000 kW;
  • Installazione di collettori solari termici fino a 2.500 mq;
  • Sostituzione di scaldacqua elettrici con scaldacqua a pompa di calore;
  • Sostituzione di impianti di climatizzazione con nuovi sistemi ibridi (caldaie a condensazione + pompa di calore).

Per le Pubbliche Amministrazioni sono compresi anche i costi relativi a schermature solari, coibentazione e sistemi di illuminazione.

Come ottenere il conto termico

Per ottenere le agevolazioni del conto termico la richiesta di incentivo deve essere presentata entro 60 giorni dalla conclusione dei lavori a pena della decadenza del diritto all’incentivo.
La richiesta degli incentivi avviene attraverso il portale GSE (Gestore Servizi Energetici). Le Pubbliche Amministrazioni possono anche presentare istanza in anticipo al fine di prenotare l’incentivo.

Deve essere sottolineato che già a partire da ottobre 2024, in vista proprio dell’entrata in vigore delle nuove norme nel 2025, il GSE ha attuato una politica di semplificazione delle procedure per ottenere le agevolazioni.

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