Arriva per il superbonus la detrazione in 10 anni anche per le spese sostenute nel 2023, vediamo la novità in manovra.
Prevedere detrazioni in 10 anni anche per spese effettuate con il superbonus nel 2023 è il modo per chiudere il cerchio sull’agevolazione fiscale in questione. Nella Legge di Bilancio 2025 all’articolo 8, comma 3-d è prevista una novità sul superbonus che permette di ripartire l’agevolazione fiscale spettante per le spese sostenute lo scorso anno invece che in 4 anni in 10, come già avvenuto per l’anno precedente.
Il 2023 è l’unico anno rimasto privo della possibilità di allungare il periodo di ammortamento delle detrazioni fiscali. La manovra pone rimedio alla cosa.
Detrazioni superbonus in 10 anni
Il 2023, per ora, è l’unico anno che non consente di spalmare le detrazioni per le spese da superbonus in 10 anni.
Dopo la fine della cessione del credito e dello sconto in fattura, infatti, per le spese sostenute nel 2022 è intervenuta una norma contenuta nel decreto 11 del 2023 che concedeva a chi aveva ristrutturato con il superbonus di scegliere se:
- detrarre gli oneri in 4 anni nella dichiarazione dei redditi dell’anno successivo (2023);
- detrarre gli oneri in 10 anni saltando un anno e richiedendo il beneficio fiscale nella dichiarazione dei redditi 2024.
Per le spese effettuate nel 2024, invece, l’articolo 4 bis, comma 4, del dl numero 39 del 2024 prevede che la detrazione avvenga in 10 rate annuali di pari importo.
In base a quanto disposto dalla Legge di Bilancio 2025, le spese sostenute dal 1° gennaio 2023 al 31 dicembre 2023 relativamente agli interventi di ristrutturazione effettuati con il superbonus, la detrazione può essere ripartita, su opzione del
contribuente, in dieci quote annuali di pari importo a partire dal periodo d’imposta 2023.
La detrazione per l’anno in questione, però, è stata già inserita dai contribuenti nella dichiarazione dei redditi 2024 (che è stata presentata dalla maggior parte degli italiani). La soluzione prospettata nella Legge di Bilancio è quella di esercitare l’opzione (irrevocabile) tramite una dichiarazione dei redditi integrativa di quella presentata per il periodo di imposta 2023 da presentarsi, in deroga a quanto previsto, entro il termine stabilito per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta 2024 (entro la scadenza della dichiarazione dei redditi 2025, quindi). Se dalla dichiarazione integrativa emerge una maggiore imposta dovuta, quest’ultima può essere versata, senza applicazione di sanzioni e interessi, entro il termine per il versamento del saldo delle imposte sui redditi relative al periodo d’imposta 2024 (giugno 2025).
Perché è importante la detrazione in 10 anni?
Quello che va preso in considerazione è che con il superbonus, le spese sostenute sono abbastanza importanti. Dopo la chiusura della possibilità di cedere il credito o di avere lo sconto in fattura, per molti contribuenti che hanno utilizzato la misura (e che magari avevano iniziato a usarla anche nell’anno precedente) si è configurata la condizione di non avere abbastanza capienza fiscale per poter ammortizzare tutte le detrazioni spettanti.
Dividendo, infatti, la detrazione in 4 quota annuali di pari importo, in molti si trovavano nella situazione di perdere parte della detrazione fiscale. Allungando la detrazione in 10 anni, la quota annuale di detrazione si abbassa e, di conseguenza, permette anche ai redditi più bassi di fruire interamente dell’agevolazione fiscale spettante.
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