Che bonus caldaia restano nel 2025 per chi deve installarla o sostituirla? Vediamo cosa cambia per le caldaie a gas e che incentivi restano.
Bonus caldaia 2025, come funziona il beneficio fiscale e chi può richiederlo? Anche se un bonus caldaia vero e proprio non esiste, visto che l’agevolazione si appoggia al bonus ristrutturazione e all’ecobonus, va sottolineato che ci sono importanti novità nel 2025. Resta in essere la detrazione al 50%, ma ad alcuni potrebbe spettare soltanto quella al 36% e proprio per questo bisogna fare molta attenzione perchè, in alcuni casi, il beneficio proprio non spetta.
Bonus caldaia, perchè è meglio approfittarne subito?
Andare a sostituire la caldaia nel 2025 potrebe essere una scelta molto saggia, soprattutto in virtù del fatto che gli incentivi attualmente in vigore rimarranno attivi con le detrazioni che andremo a illustrare di seguito solo fino al 31 dicembre 2025.
Da considerare, inoltre, che le caldaie a gas non sono più incentivabili: nella Legge di Bilancio 2025, infatti, è stato previsto lo stop definitivo alle agevolazioni fiscali per l’acquisto e l’installazione delle caldaie a combustibili fossili. Questo, ovviamente, non significa che c’è un divieto di vendita: si potranno ancora acquistare e installare senza, però, avere diritto alle detrazioni fiscali.
Il bonus caldaia è un’agevolazione che cambia in base al tipo di lavoro effettuato. Che significa? Che se è un intervento di ristrutturazione o di risparmio energetico è realizzato sull’abitazione principale la detrazione è al 50% mentre se si effettua su una seconda casa spetta una detrazione sale al 36%.
Quello che va ricordato, però, è che a monte di una sostituzione della caldaia c’è già un risparmio di fondo che è dovuto al fatto che le caldaie di nuova generazione, a condensazione, sfruttando anche il calore dei fumi di combustione, rendono molto di più di quelle tradizionali permettando di tagliare la bolletta anche del 30%.
Per poter usufruire del bonus caldaia, è necessario pagare tramite bonifico “parlante” o attraverso moneta elettronica, e quindi tracciabile. Va conservata la documentazione rilasciata dal tecnico che effettua l’intervento, e bisogna inviare entro 90 giorni dall’installazione la scheda informativa all’ENEA.
Bonus caldaia 2025: come funzionano?
L’Agenzia delle Entrate prevede quattro tipologie di detrazioni fiscali per l’acquisto di una caldaia a condensazione in classe energetica A o superiore:
- è riconosciuto per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di classe A o superiore;
- per le spese di sostituzione di impianti esistenti con nuove caldaie dotate di sistemi di termoregolazione o domotica evoluti;
- con il bonus ristrutturazione casa, sfruttando la detrazione al 50%, si può far rientrare la sostituzione della caldaia nella manutenzione straordinaria e rispetto all’ecobonus il vantaggio è quello che il bonus è valido anche per prima istallazione senza spendere per sistemi di termoregolazione evoluti.
In tutti i casi, in cui l’instazione o la sostituzione è destinata all’abitazione principale la detrazione è al 50%, nel caso sia destinata a una seconda casa, invece, è al 36%. Dal 2025 non c’è più una differenza sostanziale tra bonus ristrutturazione ed ecobonus, visto che entrambi prevedono la stessa aliquota di incentivo.
Ricordiamo che lo sgravio fiscale viene concesso anche nel caso in cui, oltre alla caldaia, si acquistino valvole termostatiche di ultima generazione da collegare ai propri caloriferi.
Bonus caldaia con la ristrutturazione o senza
Si può installare, senza sostituirne una vecchia, la caldaia in caso approfittando del bonus ristrutturazione: in questo caso o si inserisce la spesa all’interno di un intervento più ampio, oppure si approfitta della possibilità di far passare l’installazione nella manutenzione straordinaria fruendo di una detrazione del 50% per la prima casa.
La detrazione spetta al 50% a patto che la caldaia che si installa sia di classe A; se ne può fruire in 10 quote annuali di pari importo.
Proprio per la sua natura, l’agevolazione è riconosciuta solo ai contribuenti assoggettati all’Irpef.
A chi spetta?
Il bonus caldaia 2025 con la ristrutturazione o con la manutenzione ordinaria spetta a:
- proprietario;
- i titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili;
- gli inquilini;
- il familiare convivente con il possessore o il detentore dell’immobile;
- coniuge o componente dell’unione civile;
- il convivente more uxorio.
Bonus caldaia con Ecobonus
Il bonus caldaia rientra anche nei lavori agevolati dall’Ecobonus sempre al 50% per l’abitazione principale e al 36% per le seconde case: si rivolge ai contribuenti che acquistano impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione che, oltre a garantire migliori prestazioni energetiche, consentono di ridurre l’inquinamento atmosferico.
Il bonus al 50% o al 36% può essere richiesto entro il 31 dicembre 2025 per le spese sostenute per la sostituzione della vecchia caldaia con una nuova, sono comprese nell’agevolazione anche le spese per lo smontaggio e il montaggio.
A chi spetta?
Il bonus caldaia con Ecobonus può essere richiesto da:
- il proprietario o il nudo proprietario;
- il titolare di un diritto reale di godimento, quale usufrutto, uso, abitazione o superficie;
- l’inquilino o il comodatario dell’immobile;
- i soci di cooperative a proprietà divisa e indivisa;
- gli imprenditori individuali, per gli immobili che non rientrano fra i beni strumentali o i beni merce;
- coloro che producono redditi in forma associata (società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice e soggetti equiparati, imprese familiari), alle stesse condizioni previste per gli imprenditori individuali;
- i familiari conviventi, vale a dire il coniuge (a cui è equiparata la parte dell’unione civile), i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado;
- il convivente di fatto;
- il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge.
Requisiti
L’agevolazione al 50% o al 36% può essere richiesta per interventi realizzati entro il 31 dicembre 2025.
Come anticipato in precedenza, l’Ecobonus per la sostituzione della caldaia è pari al 50% esclusivamente sull’acquisto e installazione di impianti “evoluti” e nei limiti di 30.000 euro di spesa.
Per poter beneficiare del bonus caldaia al 50% con l’Ecobonus è richiesta l’installazione, accanto agli impianti dotati di caldaie a condensazione di classe A, di:
- sistemi di termoregolazione evoluti, appartenenti alle classi V, VI oppure VIII della comunicazione della Commissione 2014/C 207/02;
- impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione, assemblati in fabbrica ed espressamente concepiti dal fabbricante per funzionare in abbinamento tra loro;
- spese sostenute per l’acquisto e posa in opera di generatori d’aria calda a condensazione.
La logica del Legislatore è stata, chiaramente, quella di agevolare con un importo di sconto fiscale maggiore esclusivamente le spese che consentono un risparmio energetico maggiore.
Per la sostituzione dell’impianto di climatizzazione con impianti dotati di caldaie a condensazione di classe energetica pari alla A o superiore è riconosciuta una detrazione fiscale pari al 50% dell’importo entro il limite di 30.000 euro di spesa.
La stessa detrazione fiscale spetta anche nel caso di acquisto e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di generatori di calore alimentati a biomasse combustibili.
Al contrario, per effetto delle disposizioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2018, il bonus caldaia non spetta nel caso in cui il nuovo impianto sia di classe energetica inferiore alla classe A.
L’agevolazione è erogata, una volta sostenuta la spesa dall’Agenzia delle Entrate in 10 rate annuali di pari importo.
Requisiti della caldaia
Per quanto riguarda la nuova caldaia a condensazione, devono risultare soddisfatti i seguenti requisiti ai fini di beneficiare della detrazione fiscale:
- l’intervento deve configurarsi come sostituzione totale o parziale del vecchio generatore termico e non come nuova installazione;
- il nuovo generatore di calore a condensazione può essere ad aria o ad acqua.
Inoltre, nel caso di impianto con potenza nominale al focolare minore di 100 kW:
- il generatore di calore deve avere un rendimento termico utile, a carico pari al 100% della potenza termica utile nominale, maggiore o uguale a 93 + 2logPn;
- ove tecnicamente compatibili devono essere installate valvole termostatiche a bassa inerzia termica su tutti i corpi scaldanti. Nell’impossibilità tecnica di installare questi dispositivi, occorre utilizzarne altri con le medesime caratteristiche (ossia di tipo modulante agenti sulla portata). Costituiscono eccezione gli impianti di climatizzazione invernale progettati e realizzati con temperature medie del fluido termovettore inferiori a 45°C;
- verifica e messa a punto del sistema di distribuzione.
Invece, nel caso di impianti con potenza nominale del focolare maggiore o uguale a 100kW, oltre ai precedenti requisiti:
- deve essere adottato un bruciatore di tipo modulante;
- la regolazione climatica deve agire direttamente sul bruciatore;
- deve essere installata una pompa elettronica a giri variabili.
Bonus caldaia 2025: documenti necessari
Al fine di richiedere la detrazione fiscale sarà necessario conservare i seguenti documenti:
- certificato di asseverazione, redatto da un professionista qualificato. In questo documento è specificato l’indice di riscaldamento energetico, che deve deve rispettare i limiti di legge. Nel documento devono essere indicati anche i livelli di trasmittanza termica precedenti e successivi all’intervento;
- certificazione dei produttori della caldaia e delle valvole termostatiche
- schede tecniche dei prodotti e l’eventuale documentazione supplementare
Sarà inoltre necessario conservare i seguenti documenti amministrativi:
- fatture relative alle spese sostenute;
- ricevuta del bonifico bancario o postale (modalità di pagamento obbligata nel caso di richiedente persona fisica), che rechi chiaramente come causale il riferimento alla legge finanziaria 2007, numero della fattura e relativa data, oltre ai dati del richiedente la detrazione e del beneficiario del bonifico;
- ricevuta dell’invio effettuato all’ENEA(codice CPID), che costituisce garanzia che la documentazione è stata trasmessa. Nel caso di invio postale, ricevuta della raccomandata postale;
I documenti dovranno essere inviati all’ENEA, secondo le modalità e le scadenze messe a disposizione sul sito ufficiale.
Bonus caldaia 2026
La Legge di Bilancio 2025 ha stabilto già come il bonus caldaia cambierà nel 2026/2027. L’aliquota maggiorata al 50% per l’abitazione principale e al 36% per le seconde case prevista sia dal bonus ristrutturazione che dall’Ecobonus, infatti, resta in vigore solo fino al 31 dicembre 2025.
A partire dal 1° gennaio 2026, senza un’ulteriore intervento, le aliquote scenderanno al:
36% per le abitazioni principali;
30% per le seconde case.
Quando scade il bonus caldaia? Se lo si fruisce con il bonus mobili ed elettrodomestici la detrazione al 50% su una spesa massima di 5.000 euro potrà essere sfruttata per acquisti effettuati dal 1° gennaio al 31 dicembre 2025. Se, invece, si utilizza l’ecobonus o il bonus ristrutturazioni la scadenza della detrazione al 50% o al 36% è fissata sempre al 31 dicembre 2025, quando la proroga di entrambi i benefici è in scadenza.
Cosa accade dopo la scadenza del 31 dicembre 2025? Resteranno in vigore entrambi i bonus edilizi con aliquota di detrazione al 36% per le abitazioni principali e al 30% per le seconde case fino al 31 dicembre 2027..
Bonus caldaia: come fare la dichiarazione ENEA
L’Enea ha messo a disposizione una guida completa all’Ecobonus con diversi approfondimenti legati al tipo di lavoro effettuato.
Enea stabilisce i requisiti generali per l’immobile al fine di beneficiare della detrazione fiscale nel 2025:
- alla data della richiesta di detrazione, deve essere “esistente”, ossia accatastato o con richiesta di accatastamento in corso;
- deve essere in regola con il pagamento di eventuali tributi;
- deve essere dotato di impianto di riscaldamento;
- in caso di ristrutturazione senza demolizione, se essa presenta ampliamenti, non
è consentito far riferimento al comma 344, ma al singolo comma 347 e solo per la
parte non ampliata.
Per tutto il 2025 vige l’obbligo di comunicare all’Enea gli interventi di miglioramento dell’efficienza energetica (Legge 296/2006 - Ecobonus) o che comportano risparmio energetico e/o utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili (art. 16-bis DPR 917/86 - Bonus Casa).
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