Nonostante l’aumento delle ore lavorate (+2,7%), la produttività del lavoro (-2,5%) e dei fattori (-2,5%) crolla, evidenziando criticità nei settori di mercato. Ecco le ragioni.
“Nel 2023 rallenta la crescita economica e diminuisce la produttività”: questo è il titolo del Report sulle misure della produttività relative al periodo 1995-2023, pubblicato il 9 gennaio scorso, che così prosegue testualmente:
“Nel 2023 la crescita del valore aggiunto dei settori che producono beni e servizi di mercato (+0,2%), misurata in volume, è in marcata decelerazione rispetto al 2022 (+6,2%). Il tasso di crescita del capitale (+1,1%) è invariato rispetto al 2022, mentre rallenta l’incremento dell’input lavoro, misurato in ore lavorate, che passa dal 5,2% del 2022 al 2,7% del 2023. In flessione risultano invece tutti gli indicatori di produttività.
La produttività del lavoro diminuisce del 2,5% (+0,5% l’incremento medio tra il 2014 e il 2023) per effetto di un aumento delle ore lavorate maggiore del valore aggiunto. La forte riduzione è diffusa a tutti i settori, inclusa l’industria.
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