Anche nel 2024 è possibile richiedere l’aumento della pensione di invalidità civile se inabili al 100%. L’importo pieno della maggiorazione quest’anno è pari a 401,72 euro, ma non è per tutti.
Anche quest’anno chi percepisce la pensione di invalidità per inabili civili al 100% ha diritto a un aumento dell’importo fin dal compimento della maggiore età.
A stabilirlo è stata la sentenza n.152 del 2020 della Corte Costituzionale, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 30 del 22 luglio 2020, con la quale è stato esteso il diritto alla maggiorazione sociale chiamata incremento al milione anche ai percettori di invalidità civile di età inferiore ai 65 anni.
Quindi, da qualche anno ormai l’aumento della pensione di invalidità civile spetta al compimento dei 18 anni, a patto di soddisfare determinati requisiti reddituali. È bene sapere però che deve essere l’invalido al 100% a richiedere l’aumento della pensione di invalidità civile, facendo ricorso all’apposito servizio Inps. In tal caso sarà comunque possibile richiedere gli arretrati per gli ultimi 5 anni: quindi chi non si è ancora adeguato alla suddetta sentenza è ancora in tempo per farlo e percepire degli importi arretrati.
Va detto che tanto l’importo della maggiorazione quanto i limiti di reddito (personale ed eventualmente coniugale) vengono adeguati annualmente in base all’incremento del costo della vita. Vediamo dunque quali sono gli importi aggiornati all’1 gennaio 2024 nonché le regole per calcolare l’importo dell’incremento al milione percepito sulla pensione di invalidità.
L’aumento delle pensioni di invalidità civile 2024
È l’articolo 38 della legge n. 448 del 2001 (ossia la finanziaria per il 2002) a introdurre la maggiorazione sociale dell’incremento al milione, con il quale per le pensioni di invalidità civile, nonché per l’assegno sociale e i trattamenti previdenziali è stato riconosciuto il diritto a un aumento fino al raggiungimento della soglia del milione delle vecchie lire.
Nel caso dei pensionati, però, questo diritto si acquisisce solamente a 70 anni, con la possibilità di scendere di 1 anno, fino a un massimo di 5, ogni 5 anni di contributi maturati.
Per le pensioni di invalidità civile, invece, il limite era di 65 anni. Parliamo al passato perché la suddetta sentenza ha dichiarato incostituzionale questa disposizione ritenendo che l’importo base della pensione di invalidità civile viola l’articolo 38 della Carta Costituzionale in quanto non riconosce ai cittadini inabili al lavoro e sprovvisti dei mezzi necessari per vivere un adeguato diritto al mantenimento e all’assistenza sociale.
L’Inps si è prontamente adeguata alla sentenza e da allora il diritto alla maggiorazione è stato esteso a tutti gli invalidi civili, purché con percentuale del 100%, compresi quelli di età inferiore ai 65 anni.
A patto però di soddisfare determinati requisiti.
Chi ha diritto all’aumento della pensione di invalidità civile
Come anticipato, la prima condizione per avere accesso alla maggiorazione già prima dei 60 anni è l’accertamento della piena impossibilità a svolgere qualsiasi attività lavorativa, ossia il riconoscimento del 100% di invalidità.
Dopodiché ci sono dei limiti di reddito da osservare, recentemente aggiornati per effetto della rivalutazione che ha adeguato i valori delle pensioni, nonché le soglie di reddito entro cui stare per avere diritto a determinati trattamenti, al costo della vita.
Nel dettaglio, si guarda tanto al reddito individuale quanto eventualmente a quello coniugale. Nel primo caso la soglia da non superare ammonta a 9.555,65 euro, mentre nel secondo è pari a 16.502,98 euro.
A tal proposito, va detto che per valutare il limite reddituale si prendono in considerazione i redditi di qualsiasi natura, compresi quelli esenti Irpef, con l’esclusione di:
- reddito della casa di abitazione di cui è proprietario il pensionato o il coniuge;
- pensioni di guerra;
- indennità di accompagnamento;
- bonus tredicesima;
- trattamenti di famiglia.
Importo
Quest’anno la pensione di invalidità per invalidi al 100% è salita a 333,33 euro.
Partendo da questo valore si può calcolare l’importo dell’incremento al milione, in quanto l’integrazione è pari a quanto serve per far sì che la prestazione aumenti fino all’importo del trattamento minimo di pensione maggiorato di 136,44 euro (importo fisso dal 2008).
Di conseguenza, la formula da utilizzare quest’anno è la seguente:
(598,61 + 136,44) - 333,33
Il risultato è una maggiorazione di 401,72 euro, con l’importo che arriva così a 735,05 euro.
Tuttavia, affinché l’importo sia pieno è necessario che non ci siano altri redditi oltre alla pensione di invalidità percepita. Altrimenti si utilizzano le seguenti formule:
- Pensionato solo: [9.555,65 - (Reddito personale + 4.333,29)] / 13
- Pensionato coniugato: [16.502,98 - (Reddito coniugale + 4.333,29)] / 13
L’importo spettante è quello meno elevato risultante dalle due operazioni.
Esempio di calcolo
Prendiamo come esempio un invalido civile che ha un reddito personale di 2.000 euro ed è sposato con un coniuge che a sua volta percepisce un’entrata annua di 3.000 euro. Applicando i suddetti valori alle formule ne risulterà che:
- [9.555,65 - (2.000+4.333,29)] / 13] = 247,87 euro
- [16.502,98 - (5.0000+4.333,29)] / 13] = 551,51 euro
Questo avrà quindi diritto a una maggiorazione di 247,87 euro, con la pensione di invalidità civile da lui percepita che sale a 581,20 euro.
Come farne richiesta
Per la richiesta è a disposizione il servizio telematico consulente digitale delle pensioni: una volta effettuato l’accesso sarà l’Inps a suggerirvi se per il trattamento percepito si ha diritto a delle maggiorazioni, incremento al milione compreso, così da potervi eventualmente indirizzare alla procedura per farne richiesta.
In alternativa sono disponibili caf e patronati che sapranno darvi il supporto adeguato.
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