Perché il cielo è giallo in tante città italiane? Ecco cosa sta succedendo e quali sono i possibili rischi per la salute.
Nella giornata di Pasqua moltissimi italiani hanno notato che il cielo ha assunto una colorazione insolita, ben più giallastra di quanto siamo abituati a vedere. Tra le città che hanno assistito a questo fenomeno ci sono Torino, Roma, Firenze e Napoli, a dimostrazione che ne è rimasto colpito tutto il territorio italiano, sebbene con alcune differenze.
Il cielo giallo ha stupito diverse persone, ma in realtà non si tratta di un fenomeno raro. Non solo l’abbiamo già osservato altre volte, per esempio durante il lockdown a marzo 2020, ma ha anche una spiegazione del tutto semplice e ordinaria. Ciò non toglie che potrebbero verificarsi dei rischi per la salute dei cittadini, soprattutto coloro che hanno già difficoltà respiratorie o disturbi correlati.
Come si può immaginare, infatti, questo pittoresco cielo giallo è legato all’inquinamento ambientale, ma non è dovuto all’uomo. La sua origine è del tutto naturale e ha perfino dei benefici sull’ecosistema. Ecco di cosa si tratta.
Perché il cielo è giallo?
Il cielo è giallo in numerose città italiane perché una nube di polvere desertica sahariana si sta espandendo sull’area del Mediterraneo. La colorazione dipende appunto dalla sabbia del Sahara, e vira su toni del giallo, del rosso e del marrone a seconda dell’inquinamento della città, della sua altitudine, da eventuali precipitazioni e così via. A cambiare la colorazione dei cieli italiani è quindi del pulviscolo, con un elevato tasso di polveri sottili e alti valori di trasporto in quota.
Non a caso, proprio dove i cambiamenti di colore sono stati più visibili, come Roma e Verona, il livello di Pm10 è schizzato alle stelle, aumentando ulteriormente lo smog in città. La perturbazione, che è arrivata sul nostro territorio durante la Vigilia di Pasqua, dovrebbe lasciare l’Italia entro la Pasquetta. Nel frattempo, le polveri sottilissime che donano questo colore atipico al panorama portano al contempo benefici e disagi.
Cosa sta succedendo?
La maggior parte d’Italia sta attraversando in questi giorni condizioni di maltempo e meteo instabile, tutto a causa del ciclone in discesa dal Nord Atlantico. Le forti correnti d’aria, anche grazie al richiamo delle correnti calde del Libeccio e dello Scirocco provenienti dai quadranti meridionali, trasportano per migliaia di chilometri la sabbia dalle depressioni nel deserto del Sahara.
La sabbia sahariana, oltre ai colori di cui abbiamo già detto, ha altre caratteristiche fondamentali, tra cui la ricchezza di minerali come il ferro e il fosforo. Queste sostanze nutrienti sono indispensabili per la salute dell’ecosistema, dato che depositandosi fertilizzano i suoli, contribuendo alla biodiversità nelle foreste, alla crescita delle piante e al sostegno della vita marina. Un ruolo essenziale soprattutto per favorire gli ecosistemi più carenti di minerali fondamentali.
Come anticipato, tuttavia, ci sono anche degli svantaggi. Le polveri sottilissime, peraltro in quantità piuttosto elevata, possono avere seri rischi per la salute di uomini e animali. Senza dimenticare, che insieme alla sabbia sono trasportati anche metalli e microrganismi potenzialmente dannosi.
I rischi per la salute
A prescindere dall’origine e dalla causa, le polveri sottili mettono a dura prova l’apparato respiratorio, potendo causare o peggiorare problemi già esistenti di:
- asma;
- bronchite;
- tracheite;
- polmonite;
- rinite allergica;
- silicosi (una malattia polmonare causata dall’inalazione di polveri di silicio).
Ci sono poi anche disagi minori che non riguardano l’apparato respiratorio, come la congiuntivite e le irritazioni. Al di fuori della salute, come chi abita in grandi città sa già, l’alta presenza di polveri sporca e danneggia auto, facciate degli edifici e panni stesi, in particolar modo quando si accompagna alla pioggia.
Oltre alle precipitazioni che riguardano il territorio, sarà interessante sapere che sulle Alpi nei prossimi giorni è prevista un’elevata quantità di neve. I fiocchi si mescoleranno in caduta con la sabbia sahariana, assumendo toni pittoreschi tra il rosa e il rosso. Dopo il cielo giallo, attendiamo quindi la neve rossa.
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