L’esecuzione dell’IA richiede enormi quantità di potenza di calcolo ed elettricità per creare e risolvere algoritmi.
Mentre le aziende energetiche cercano di modernizzare le proprie attività per ridurre i costi e renderle più efficienti, molte si stanno rivolgendo a tecnologie come l’apprendimento automatico, la robotica e l’intelligenza artificiale (IA). Ma come per qualsiasi nuova tecnologia, è importante considerare l’intero quadro. Sebbene l’uso dell’IA e di altre tecnologie potrebbe aiutare a migliorare le operazioni, sia nei combustibili fossili che nelle alternative green, quanta energia richiede l’alimentazione dell’IA?
Da tempo si discute dell’impatto dell’IA sul pianeta, ma con tutto il clamore intorno a nuove tecnologie impressionanti, la questione è in gran parte passata in secondo piano. Nel 2020, i ricercatori di OpenAI a San Francisco hanno presentato al mondo un algoritmo che poteva muovere una mano robotica per manipolare un Cubo di Rubik. Questo ha segnato un enorme passo avanti nella tecnologia dell’IA. In quel momento, erano necessari oltre 1000 computer e una dozzina di macchine con chip grafici specializzati per elaborare complessi calcoli nel corso di mesi per raggiungere questo risultato. Secondo le stime, il processo ha consumato circa 2,8 gigawatt-ora di elettricità, equivalente alla produzione di tre centrali nucleari per un’ora, sebbene ciò non sia stato confermato dall’azienda.
La tecnologia dell’IA sta avanzando a un ritmo impressionante, dopo decenni di pesanti investimenti. Ma con questo progresso sorgono preoccupazioni su quale impatto potrebbe avere sull’ambiente. Sebbene l’output possa sembrare semplice, mentre le macchine imparano a rispondere a domande e a riconoscere immagini, la potenza necessaria per svolgere questi compiti è immensa. L’esecuzione dell’IA richiede enormi quantità di potenza di calcolo ed elettricità per creare e risolvere algoritmi. [...]
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