Ogni elettrodomestico incide sulla bolletta della luce. E anche il ferro da stiro, indispensabile, ha un proprio impatto sui consumi. Ecco quanto consuma e come si può risparmiare.
Il ferro da stiro è uno di quegli elettrodomestici indispensabili presenti in ogni casa. Eppure anche questo se utilizzato con frequenza, può avere un discreto impatto sui consumi elettrici complessivi di un nucleo familiare.
Guardando ai difficili tempi che ci attendono in questo ultimo trimestre con il caro energia e le prime stangate sui consumi, scoprire quanto consumi ogni elettrodomestico che si ha in casa e quale consuma di meno può essere utile per poter risparmiare. E se da novembre il prezzo delle bollette del gas potrebbe diminuire, anche se di poco, molte famiglie sono preoccupate pure per la bolletta dell’acqua.
È vero anche che se si può fare a meno del forno e preferire la friggitrice ad aria per cucinare alcune pietanze, del ferro da stiro non se ne può fare a meno. È quindi opportuno conoscere quanto consumi un ferro da stiro, come variano i consumi in base alla tipologia e come poter risparmiare per la bolletta di fine mese. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Quanto consuma il ferro da stiro?
Prima di scoprire quali sono le spese medie di un ferro da stiro dal punto dei vista dei consumi, è importante premettere che non esiste una risposta univoca: non tutti i ferri da stiro hanno lo stesso consumo energetico. Molto dipende dalla tipologia dell’elettrodomestico.
Per chi non lo sapesse infatti esistono diversi tipi di ferro da stiro, ognuno è indicato per un utilizzo specifico e così allo stesso modo sono diversi anche i consumi energetici. Principalmente sono tre i modelli più comuni, come spiegato dalla multinazionale Engie:
- ferro da stiro compatto
- ferro da stiro con caldaia
- ferro da stiro generatore di vapore
Il ferro da stiro compatto possiede un serbatoio interno e la piastra viene riscaldata da una serpentina elettrica. L’acqua all’interno del serbatoio finisce in parte sulla piastra rilasciando anche del vapore. Considerando un costo medio dell’energia elettrica di circa 0,25 €/kWh, in base alla potenza dell’elettrodomestico, un ferro da stiro compatto di 2000-2600Watt consuma in media tra 0,50-0,65 euro l’ora.
Un ferro da stiro con caldaia è solitamente un modello più pesante, ma è descritto dagli esperti come l’ideale per lunghe sessioni necessarie a stirare tutti i panni. La potenza può variare tra i 1800-2400 Watt, stirando nel primo caso massimo sei camicie l’ora, nel secondo fino a 12 camicie. In questo caso un ferro da stiro consuma 0,45-0,60 euro l’ora
I ferri da stiro generatori di vapore sono come quelli compatti ma hanno un serbato più grande che è separato dal ferro. Secondo Engie questi sono adatti per chi deve stirare abbastanza vestiti in tempi ristretti. In media un ferro da stiro di 2400 W ha un consumo tra o 0,50-0,60 euro l’ora.
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Come risparmiare energia quando utilizziamo il ferro da stiro
E se in un’ora un ferro da stiro qualsiasi in media consuma 50 centesimi, è anche vero che se si usa con molta frequenza questo può avere un discreto impatto sulla bolletta. È quindi sempre comodo conoscere quali potrebbero essere alcuni accorgimenti per poter risparmiare.
- Scegliere il giusto modello per le proprie esigenze.
- È preferibile stirare solo gli indumenti che necessitano di stiratura come le camicie.
- Per utilizzare il meno possibile il ferro da stiro è bene stendere gli abiti in modo che si asciughino con meno pieghe.
- Per quanto sia controintuitivo, è preferibile stirare solo quando ci sono molti indumenti. Infatti è sicuramente più conveniente utilizzare questo elettrodomestico quando ci si aspetta di consumare quasi tutta l’acqua che si andrà a riscaldare.
- Non lasciare il ferro da stiro acceso per ore.
- Infine per ridurre i consumi è utile utilizzare prese intelligenti e attivare servizi di monitoraggio,
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