Queste 260 isole sono costate 11 miliardi di euro, ma non ci abita nessuno

Alessandro Nuzzo

23 Luglio 2024 - 22:50

Il mastodontico ma fallimentare progetto voluto dal sultano di Dubai. Ecco di cosa si tratta.

Queste 260 isole sono costate 11 miliardi di euro, ma non ci abita nessuno

Non c’è dubbio che Dubai è una delle zone più ricche e incredibili del pianeta. Lì ogni sogno può diventare realtà, ogni progetto può veder vita. Basti pensare che l’incredibile Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo dai numerosissimi primati, si trova proprio a Dubai.

Dubai ha vissuto negli anni scorsi un vero e proprio boom immobiliare. La popolazione è passata nel giro di poco tempo da 4 a 15 milioni. Per questo il sultano Amhed Bin Sulayem doveva escogitare un modo per aumentare la superficie abitabile per accogliere sempre più turisti e persone.

E fu così che decise di mettere in piedi un mastodontico progetto basato sulla creazione di isole artificiali su cui costruire edifici, case, resort, alberghi. L’arcipelago più famoso è quello delle Palm Islands di cui fa parte la celeberrima Palm Jumelrah. Si tratta di un’isola artificiale a forma di palma con tanto di tronco e foglie. Un’isola nata da zero grazie a tonnellate e tonnellate di sabbia.

La prima isola delle Palm Island, Palm Jumeirah, fu completata nel 2004. Ma il progetto prevedeva la costruzione di altre due isole dell’arcipelago che ad oggi non ancora edificate e sono:

  • Palm Jebel Ali, il doppio di Palm Jumeirha e già ultimata;
  • Palm Deira, ancora in fase embrionale.

L’intenzione del sultano era allargare la costa di Dubai di altri 56 chilometri costruendo una serie di isole. Per edificare la grande isola artificiale Palm Jumeirah, sono stati utilizzati 94 milioni di metri cubi di sabbia proveniente dal fondale marino locale e circa 5 milioni di metri cubi di roccia per creare la barriera protettiva che avrebbe tutelato l’isola da onde ed erosione.

Ma accanto a questi tre progetti di isole c’era anche un altro progetto, denominato The World. Si tratta della costruzione di 300 piccole isole posizionate al largo della costa di Dubai quasi a ricreare la mappa del mondo. The World Islands è un progetto incredibile nato nel 2003 e costato ad oggi 11 miliardi di euro. Ogni isoletta ha una forma ovale ed è raggiungibile via mare. Sopra queste isole dovevano essere costruite residenze private, resort, alberghi. Ciascuna isola prende il nome di un paese.

Le isole sono disabitate: ecco perché

Il progetto è stato talmente apprezzato che al 2008 il 50% delle isole erano già state vendute. Ma al 2012 nessuna residenza era stata ancora costruita. Il progetto purtroppo nel corso degli anni ha dovuto subire una serie di ritardi e di stop a causa di vari problemi strutturali. Alcune isole erano a rischio affondamento.

Poi con la crisi economica, numerose aziende si sono tirate indietro decidendo di non investire più nel progetto. Un progetto mastodontico ma tante aziende in questo periodo storico hanno deciso di investire su progetti diversi, sostenibili e che salvaguardano l’ambiente.

Ad oggi 6 isole dell’arcipelago sono state acquistate da una una società immobiliare austriaca che sta mettendo in piedi un resort di lusso The Heart of Europe. Si tratta dell’unico edificio al momento sulle isole che di fatto, dopo milioni di investimenti, sono vuote.

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