Ecco cosa stabiliscono questi segnali, qual è la differenza e come comportarsi per non rischiare multe o incidenti.
In Italia ci sono svariate decine di cartelli stradali, alcuni dei quali sono molto simili tra loro. Alcune volte si tratta semplicemente della somiglianza dei simboli impiegati, mentre in altri casi ciò dipende proprio dalla regolamentazione della stessa situazione. In tal proposito, la normativa distingue tra forme e colori dei segnali stradali per fornire la comprensibilità della vicenda, consentendo al conducente di comprendere se si tratta di un obbligo, di un divieto, di un’indicazione o di un pericolo.
Il disegno si rivela fondamentale per capire a quale elemento della circolazione si riferisce il cartello e dunque qual è il comportamento che viene sconsigliato o concesso. Nella variegata segnaletica italiana alcuni conducenti hanno serie difficoltà, in particolar modo quando è trascorso molto tempo dagli studi per l’esame della patente di guida.
Ci sono in particolare due segnali stradali davvero molto simili, almeno a un occhio rapido e poco attento, che potete vedere proprio nel logo di questo articolo. Cambiano colore e forma, ma l’interno rappresenta sempre due frecce parallele, che puntano verso sensi opposti, di cui una rossa e una bianca. Tutti questi elementi differenziano un cartello dall’altro. Ecco cosa c’è da sapere.
La differenza tra questi segnali
Questi segnali molto simili regolamentano la stessa situazione, ovvero la precedenza nei sensi unici alternati. Si tratta per l’appunto di strade in cui vengono alternati i due sensi di marcia, per motivi di spazio o di riduzione della carreggiata in seguito a lavori o incidenti. Dovendo i veicoli alternarsi è necessario capire chi ha la precedenza e chi, invece, deve attendere per transitare.
Il cerchio rosso indica un divieto, perciò chi vede questo segnale deve dare precedenza ai veicoli provenienti dal senso di marcia opposta. Soltanto al termine della fila potrà incamminarsi e percorrere la strettoia. Il quadrato blu, invece, è un’indicazione, nello specifico relativa al diritto di precedenza. Il conducente che legge questo segnale può pertanto avanzare.
Il rispetto della segnaletica stradale in merito alla precedenza non è sufficiente a tutelare la sicurezza, in quanto è importante avanzare lentamente - comunque entro i limiti di velocità - e con estrema prudenza. I conducenti devono assicurarsi di avere una buona visibilità rispetto ai veicoli provenienti dal senso di marcia opposto, per agevolare il loro passaggio se hanno diritto di precedenza o, viceversa, per assicurarsi di avanzare in sicurezza.
In sintesi, questo segnale indica il diritto di precedenza in una strada a senso unico alternato:
Questo segnale, invece, impone la precedenza dei veicoli provenienti dal senso di marcia opposto:
Cosa cambia se c’è un semaforo
Molto spesso nelle strade a senso unico alternato è presente un semaforo che regola il traffico, metodo che risulta più sicuro, soprattutto quando nel percorso non ci sono aree dove spostarsi in caso di necessità. Non bisogna cadere in confusione: alla presenza di un semaforo funzionante e acceso si rispetta quanto prescritto dallo stesso. Indipendentemente dalla segnaletica, avanza la fila di veicoli con il semaforo verde, che dovrà interrompere la marcia con il giallo e il rosso.
Naturalmente se il semaforo è rosso bisognerà rimanere fermi, poiché il transito spetta ai veicoli provenienti dal senso di marcia opposto. Ciò per quanto riguarda i semafori a tre luci, poiché in caso di semaforo lampeggiante o spento bisogna attenersi alle indicazioni della segnaletica. Chi vede il cartello con il cerchio rosso è obbligato a riconoscere la precedenza degli altri conducenti, informati del proprio diritto tramite il cartello con il quadrato blu.
Quando, invece, c’è anche un agente a regolare il traffico le sue disposizioni prevalgono sulla segnaletica (sia orizzontale che verticale) e sull’eventuale urbano. Basta attenersi alle indicazioni dell’agente, che invita a passare o ad attendere monitorando la circolazione. In tal proposito, si ricorda la corrispondenza tra i segnali forniti dall’agente di Polizia locale e il semaforo a tre luci.
- Braccia tese di fronte ai conducenti: semaforo rosso;
- braccio alzato verticalmente: semaforo giallo;
- braccia tese nella direzione dell’osservatore e quindi del senso di marcia: semaforo verde.
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