Il Sole, dopo la recente e intensa attività, continua a preoccupare. Perché si parla di inversione del campo magnetico? Ecco cosa sappiamo e quali sono le conseguenze per la Terra.
Il Sole è in costantemente evoluzione e uno dei fenomeni che si verificano nel suo ciclo di vita è l’inversione del campo magnetico. Questo evento, che avviene circa ogni 11 anni, rappresenta una tappa cruciale nel ciclo solare e ha implicazioni significative sia per il Sole che per la Terra.
L’imminente inversione, prevista per i prossimi anni, genera preoccupazione. Quali sono le conseguenze per il pianeta Terra?
Che cos’è il fenomeno dell’inversione del campo magnetico solare?
Il Sole è sull’orlo di un’inversione del campo magnetico. Il fenomeno si verifica circa ogni 11 anni e segna una tappa nel “ciclo solare”. Lo spostamento di polarità indica il punto a metà del massimo solare, ovvero l’altezza dell’attività solare e l’inizio dello spostamento verso il minimo solare. L’ultima volta che il campo magnetico del Sole si è invertito è stato verso la fine del 2013.
Per comprendere l’inversione del campo magnetico, è innanzitutto importante sapere che cos’è il ciclo solare. Questo ciclo di attività solare di circa 11 anni è guidato dal campo magnetico del Sole ed è indicato dalla frequenza e dall’intensità delle macchie solari visibili sulla superficie. L’altezza dell’attività solare durante un dato ciclo solare è nota come “massimo solare” e le stime attuali prevedono che si verificherà dalla fine del 2024 all’inizio del 2026.
Esiste un altro ciclo, meno conosciuto, che comprende due cicli solari di 11 anni ed conosciuto come ciclo di Hale. Questo ciclo magnetico dura circa 22 anni, durante i quali il campo magnetico del Sole si inverte e poi ritorna al suo stato originale. Durante il “minimo solare”, il campo magnetico del Sole è vicino a un dipolo, con un polo nord e uno sud, simile al campo magnetico terrestre. Man mano che ci muoviamo verso il massimo solare, il campo magnetico del Sole diventa più complesso, senza una chiara separazione nord-sud. Quando il “massimo solare” passa e viene raggiunto il “minimo solare”, il Sole è tornato a un dipolo, anche se con un’inversione di polarità.
L’imminente cambio di polarità avverrà dal campo magnetico nord a sud nell’emisfero settentrionale e viceversa nell’emisfero meridionale. Ciò lo porterà in un orientamento magnetico simile a quello della Terra, che ha anche un campo magnetico meridionale nell’emisfero settentrionale.
Quali sono le conseguenze per la Terra: rischi e pericoli
L’inversione del campo magnetico solare è causata dalle macchie solari, regioni magneticamente complesse della superficie del Sole che possono causare importanti eventi solari come i brillamenti solari e le espulsioni di massa coronale (CME), che sono le grandi esplosioni viste di recente dalla Terra.
Uno degli effetti più visibili delle espulsioni di massa coronale è infatti l’aurora boreale e australe. Quando queste particelle cariche interagiscono con il campo magnetico terrestre, producono splendidi spettacoli di luci nel cielo notturno nelle regioni polari.
Una delle principali preoccupazioni, sul campo tecnologico, di questi fenomeni, sono le principali interferenze con i satelliti di telecomunicazioni. Le esplosioni solari possono infatti disturbare le comunicazioni radio e danneggiare i componenti elettronici dei satelliti, riducendo la loro efficienza e durata operativa. Discorso simile per le reti elettriche. Le correnti geomagnetiche possono infatti sovraccaricare i trasformatori e altri componenti delle reti elettriche, causando blackout e danni alle infrastrutture elettriche.
Nonostante le preoccupazioni in merito alle conseguenze potenzialmente negative, è importante sapere che l’inversione del campo magnetico solare è un fenomeno naturale e ciclico.
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