Il polo magnetico terrestre si sta invertendo, e adesso che succede?

Giorgia Bonamoneta

11/06/2024

Il polo magnetico sta per invertirsi? Il fenomeno è ciclico, ma le tempistiche sono difficili da stabilire. Ecco cosa sappiamo in merito.

Il polo magnetico terrestre si sta invertendo, e adesso che succede?

L’inversione dei poli magnetici è un fenomeno naturale che fa parte del ciclo geologico della Terra. Mentre la prossima inversione potrebbe portare a sfide tecnologiche e ambientali, non ci sono evidenze che suggeriscano un impatto catastrofico sulla vita sulla Terra.

L’inversione del campo magnetico terrestre sta per verificarsi? Il tema, un fenomeno naturale che si verifica ciclicamente, ha sempre suscitato molte discussioni e, in alcuni casi, preoccupazioni. Ma cosa significa e quando avverrà (davvero) l’inversione dei poli magnetici?

Cos’è e dove si trova il polo magnetico?

Il polo magnetico è uno dei punti sulla superficie della Terra dove il campo magnetico terrestre si concentra in modo più intenso. Esistono due poli magnetici: il Polo Nord magnetico e il Polo Sud magnetico. Questi poli però non coincidono con i poli geografici, che sono i punti dove l’asse di rotazione della Terra interseca la superficie, ma si trovano in posizioni diverse e si spostano nel tempo.

Il campo magnetico terrestre infatti è generato da movimenti di materiali come ferro e nichel all’interno del nucleo esterno della Terra, che è liquido. Questi movimenti creano correnti elettriche che, a loro volta, generano il campo magnetico. Questo processo è noto come “effetto dinamo”.

Il polo magnetico terrestre quindi non è un punto fisso: si sposta costantemente. Il Polo Nord magnetico al momento si trova nell’Artico canadese e si sta muovendo verso la Siberia a una velocità di circa 10 chilometri all’anno. Questo movimento è monitorato dagli osservatori geomagnetici, satelliti e sonde spaziali.

Quando ci sarà l’inversione dei poli magnetici?

Le inversioni dei poli magnetici sono fenomeni ciclici che si verificano in media ogni 200.000-300.000 anni. L’ultima inversione è avvenuta circa 780.000 anni fa, un evento noto come “inversione di Brunhes-Matuyama”. Questo suggerisce che potremmo essere vicini a un’altra inversione.

Il campo magnetico terrestre si sta indebolendo più rapidamente rispetto al passato, il che indica che un’inversione potrebbe verificarsi nei prossimi secoli o millenni. Tuttavia, prevedere con precisione quando avverrà è complesso a causa delle molte variabili coinvolte nel comportamento del campo magnetico.

Quali sono le conseguenze?

Le conseguenze di un’inversione dei poli magnetici possono variare, ma le ricerche scientifiche suggeriscono che non dobbiamo aspettarci scenari apocalittici.

Per quanto riguarda la tecnologia e la navigazione, come le bussole che si orientano verso il polo magnetico, potrebbero essere temporaneamente meno affidabili durante un’inversione. Le moderne tecnologie di navigazione, basate sui satelliti e sui GPS, possono adattarsi ai cambiamenti, anche quelli di un’inversione. Questi cambiamenti (interferenze radio e satellitari) sarebbero dovuti all’influenza delle radiazioni solari, alle quali la Terra è più esposta se ha un campo magnetico più debole.

L’atmosfera terrestre continua comunque a fornire una protezione significativa, tanto che gli scienziati non hanno trovato correlazioni significative tra le inversioni del campo geomagnetico e le estinzioni biologiche o gli effetti negativi sulla salute umana.

Quindi anche se la magnetosfera potrebbe indebolirsi, riducendo l’efficacia della barriera protettiva contro i venti solari, non sarà mai al livello visto su Marte, dove l’atmosfera è stata quasi completamente spazzata via. La Terra, fortunatamente, non ha mai vissuto condizioni simili negli ultimi 3,5 miliardi di anni e non lo farà ancora per molto.

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