Trimestrale Telecom Italia: utili e ricavi sotto esame

C. G.

25/07/2018

Trimestrale e semestrale di Telecom Italia al vaglio del mercato: dai ricavi agli utili, come è stata archiviata la prima parte del 2018 dalla ex monopolista?

Trimestrale Telecom Italia: utili e ricavi sotto esame

La trimestrale e la semestrale di Telecom Italia finalmente al vaglio del mercato.

Dopo giornate intere di previsioni, che avevano dato per scontato un indebolimento dei conti, la ex monopolista ha finalmente alzato il velo sui risultati raggiunti nella prima parte del 2018.

Ancora una volta, dunque, in occasione di semestrale e trimestrale, le azioni Telecom Italia saranno le sorvegliate speciali di Borsa Italiana.

Trimestrale/semestrale Telecom Italia: i conti della prima metà dell’anno

Il primo semestre del 2018 è stato archiviato dalla quotata di Piazza Affari con ricavi pari a 9,51 miliardi di euro. Il dato si è confrontato con i 9,77 miliardi guadagnati nello stesso periodo del 2017 ed ha dunque lasciato osservare una flessione del 2,7%. Su base organica, ha però ricordato Tim, i ricavi sarebbero cresciuti dell’1,5%.

“Su base organica i ricavi totali consolidati del semestre sono sostenuti dai ricavi da servizi a livello di Gruppo (8,8 miliardi di euro, +1,9% YoY), che sia in Italia sia in Brasile hanno registrato performance positive (rispettivamente 6,9 miliardi di euro, +0,8% YoY e 1,9 miliardi di euro, +6,0% YoY).

Nel secondo trimestre dell’anno, i ricavi da servizi della Business Unit Domestic hanno tenuto nonostante l’impatto derivante dal ritorno alla fatturazione mensile, registrando un dato sostanzialmente in linea con il periodo dell’anno precedente (-0,4% su base organica).”

Ancora nel primo trimestre del 2018 Telecom Italia ha visto diminuire anche il proprio margine operativo lordo confrontabile. In questo caso la flessione è stata del 4,8% ed ha imposto al dato di scivolare da 4,11 miliardi a quota 3,92 miliardi di euro. La marginalità è passata dal 42,1% al 41,2%.

Sulla discesa dell’EBITDA ha pesato la componente Domestic (-4,8%):

“per l’effetto di elementi non ricorrenti, tra cui l’accordo sulla Solidarietà rinnovato solo a fine giugno 2018, l’impatto del ritorno alla fatturazione mensile, la nuova regolamentazione europea sul roaming e altri aspetti regolatori.”

Sul gruppo, sempre nel periodo di riferimento, hanno pesato oneri operativi non ricorrenti pari a 121 milioni di euro - una cifra paragonabile ai 56 milioni di euro di poste non ricorrenti del pari periodo 2017.

Dalla somma dei dati della prima e della seconda trimestrale di Telecom, la società ha riportato un utile netto attribuibile ai soci di 554 milioni di euro. Il dato comparabile, però, è risultato di 618 milioni ed ha lasciato dunque osservare una crescita rispetto ai 596 milioni della prima metà del 2017.

Sul fronte indebitamento, a fine giugno il dato finanziario netto rettificato è sceso a 25,14 miliardi di euro, dai 25,31 miliardi di inizio anno. L’indebitamento netto contabile è sceso invece da 26,09 a 26,04 miliardi di euro. Sul fronte trimestrale, invece, l’indebitamento netto rettificato di Telecom Italia è diminuito di 396 milioni di euro rispetto al 31 marzo 2018 (25,537 milioni di euro).

Il flusso di cassa della gestione operativa è risultato positivo per 886 milioni di euro, ma è diminuito rispetto ai 958 milioni di euro del pari periodo 2017. Il margine di liquidità a fine giugno, poi, si è attestato a 8,14 miliardi di euro.

Per quel che riguarda la gestione di Telecom Italia nell’esercizio 2018, la società ha affermato quanto segue:

“Il Consiglio di Amministrazione ha esaminato il tema degli impegni, non previsti a piano, che potranno derivare dalla partecipazione alla gara 5G, e ha avviato un percorso di valutazione delle opzioni strategiche delle sue partecipate, confermando la prosecuzione del processo di vendita di Persidera.”

La prima semestrale del 2018 di Telecom Italia può essere così riassunta:

  • Ricavi: 9,5 miliardi di euro, +1,5% YoY (su base organica)
  • EBITDA: 4 miliardi di euro, stabile YoY (su base organica e al netto degli oneri non ricorrenti e dei “one-off”)
  • EBIT: 1,8 miliardi di euro, -2,3% YoY (su base organica e al netto degli oneri non ricorrenti e dei “one-off”)
  • Utile: 618 milioni di euro, +3,7% YoY
  • Indebitamento finanziario netto rettificato: 25,141 milioni di euro (-167 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2017)

Il contenuto seguente è stato redatto nella giornata di ieri, martedì 24 luglio, prima della pubblicazione della trimestrale e della semestrale di Tim.

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Trimestrale Telecom Italia: le previsioni

Nella giornata di oggi la ex monopolista alzerà il velo su conti che non saranno soltanto semestrali ma si concentreranno sulle performance aziendali messe a segno nel secondo trimestre del 2018.

Le previsioni degli esperti sulla trimestrale di Telecom, però, non sono risultate particolarmente positive.

Le più recenti indicazioni sono giunte nel momento in cui l’amministratore delegato in Brasile, Stefano De Angelis, è stato sostituito da Sami Foguel.
Una mossa che non ha trovato il parere favorevole degli analisti di Banca Akros, che hanno tagliato il target price sulle azioni Telecom Italia a 1 euro, prevedendo altresì una debole trimestrale. Anche a Banca Imi, che ha sottolineato i rischi di esecuzione del passaggio tra i due manager, la scelta non è piaciuta.

Le previsioni sulla seconda trimestrale di Telecom Italia

Tra le indicazioni più significative sicuramente quelle di Banca Akros, che ha previsto debolezza soprattutto sul fronte dei ricavi. Questi, per gli esperti, scenderanno del 2,5% su base annua e scivoleranno su quota 4,829 miliardi di euro.

Secondo le loro previsioni sulla trimestrale di Telecom, a scendere saranno anche l’Ebitda adjusted a livello domestrico - giù del 6,7% su quota 1,690 miliardi - e l’Ebitda adjusted di gruppo - in calo del 6,6% a 2,050 miliardi.

Non andrà meglio neanche all’utile, stimato in calo dell’8,6% su quota 362 milioni di euro. Il Capex, invece dovrebbe scivolare addirittura del 15,3% a 1,037 miliardi.

L’unico dato a salire nella trimestrale di Telecom Italia sarà quello sul debito netto, per Akros, visto in rialzo dell’1% a 25,350 miliardi di euro.

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