Non solo Ucraina e Sudan, ma anche Yemen, Libia e l’enigma Taiwan: stiamo scivolando verso una terza guerra mondiale senza neanche accorgercene?
Di terza guerra mondiale ormai ne sentiamo parlare non solo da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, ma dal momento in cui quella sorta di pax tra il blocco occidentale e quello orientale in qualche modo si è rotta, portando le due sfere di influenza che si contendono il controllo dell’ordine mondiale a scontrarsi anche se finora sempre in maniera indiretta.
Questo in qualche modo è avvenuto prima in Siria e poi in Yemen e in Libia, senza contare le tante guerre che da decenni martoriano la parte centrale del tormentato continente africano dove, dopo la fine del Daesh, si è spostato adesso anche L’Isis.
Per procura gli Stati Uniti che tirano i fili della Nato e l’asse sino-russo, alleato di ferro di Iran e Corea del Nord, si sono affrontati foraggiando le varie milizie che poi si sono affrontate - o si stanno ancora affrontando - sul campo.
Una serie di conflitti che hanno spinto diversi analisti a convincersi che questa tensione crescente, unita alla crisi economica generata dal Covid e acuita ora dal conflitto in Ucraina, possa generare ala lunga una terza guerra mondiale.
L’operazione speciale voluta da Vladimir Putin adesso ha rafforzato questi venti di terza guerra mondiale, visto che per la prima volta dopo decenni una delle super potenze - in questo caso la Russia - è impegnata in maniera diretta in un conflitto contro un esercito attrezzato e coriaceo come quello ucraino che è sostenuto in ogni modo dalla Nato.
La terza guerra mondiale è iniziata?
Il missile caduto qualche mese fa in Polonia ci ha insegnato come, in questo momento, potrebbe bastare un nulla per dare vita a una terza guerra mondiale tra la Russia e la Nato, che andrebbe con ogni probabilità a coinvolgere anche gli alleati di Mosca.
Ma non c’è solo l’Ucraina a far temere lo scoppio di una terza guerra mondiale. In Africa il gruppo Wagner è attivo in molti Paesi (in Libia, in Sudan dove è scoppiata una guerra civile e nella Repubblica Centroafricana) per fare gli interessi propri e della Russia.
Guerre civili locali che però vedono i contendenti sostenuti, armati e spesso anche aiutati sul campo, da attori come Stati Uniti, Russia, Turchia, Iran e Arabia Saudita; la differenza dal passato però è che da oltre un anno Mosca ha schierato la quasi totalità delle sue truppe per occupare l‘Ucraina.
La vera scintilla capace di poter far divampare una terza guerra mondiale però sembrerebbe essere Taiwan: se la Cina dovesse decidere di riprendere con le cattive il controllo di Taipei, a quel punto un intervento di Usa e Giappone potrebbe essere inevitabile.
In questo scenario una domanda può sorgere spontanea: la guerra in Ucraina e i vari conflitti in Africa con Occidente e Oriente a fare da sfondo, sono una sorta di antipasto di un inevitabile scontro militare tra le varie superpotenze?
Se così fosse - ma mai come in questo caso sarebbe auspicabile essere smentiti - saremmo solo agli inizi di un conflitto mondiale potenzialmente anche nucleare, roba da far venire i brividi soltanto al pensiero.
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