Il prezzo dei futures del petrolio continua a essere direzionato verso il basso. Cosa sta spingendo a ribasso le quotazioni e a quando una ripresa?
L’accelerazione recentemente registrata dai futures del gas naturale è stata oggetto di grande interesse a causa dell’aumento significativo delle richieste da parte dei Paesi importatori. Questa situazione è stata ulteriormente influenzata dalla prevista chiusura del giacimento di Groningen nei Paesi Bassi il primo ottobre.
Tale sviluppo ha suscitato interesse nel settore petrolifero, poiché il trend dei futures del petrolio continua a essere complessivamente negativo, nonostante il mercato energetico non lo sia in maniera totale.
Vediamo quali prospettive potrebbe avere la quotazione del petrolio in collaborazione con gli esperti di XTB.
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Cosa spinge in basso il prezzo del petrolio?
Diverse combinazioni di fattori continuano ad avere un impatto sfavorevole sul prezzo del petrolio, alimentando così le preoccupazioni degli operatori del settore. In primo luogo, mancano fondamentali convincenti che indichino un’inversione del trend di fondo del prezzo del petrolio. La Cina svolge un ruolo di rilievo in questo contesto, poiché le aspettative di un aumento della domanda proveniente dal Paese orientale all’inizio del 2023 hanno in parte contribuito a una presunta ripresa dei prezzi del petrolio a marzo.
Tuttavia, la realtà si è rivelata più complessa, con una costante diminuzione dei prezzi del petrolio nel corso del tempo. Le importazioni di petrolio e gas naturale rimangono molto deboli, ai livelli del 2015, e questo ostacola la ripresa dei prezzi delle materie prime nel settore energetico. Gli esperti ritengono che le differenze di trend tra il gas naturale e il petrolio nell’estate del 2023 siano giustificate da eventi particolari piuttosto che questioni fondamentali energetiche. Tuttavia, ci sono anche altri che mantengono una visione positiva sul prezzo del petrolio, basata sulla continua riduzione della produzione da parte dell’OPEC. Riyadh ha accettato un’estensione del taglio dell’offerta con Mosca che ha confermato la propria intenzione di ridurre la produzione.
Questa prospettiva solleva preoccupazioni fra gli analisti, poiché conferma la difficoltà dei produttori a mantenere i prezzi dei futures in linea con il proprio obiettivo, che sembra essere attorno agli $80. In sostanza, una ripresa del prezzo del petrolio potrebbe derivare da un aumento della domanda, che tende a crescere parallelamente alla salute delle aziende che lo utilizzano. Tuttavia, l’Europa ha recentemente registrato una recessione tecnica a causa delle difficoltà economiche tedesche, e le prospettive per il resto del 2023 non sembrano particolarmente positive.
OIL.WTI: uno sguardo ai grafici
La media mobile a 50 periodi applicata a un timeframe settimanale cade esattamente sul numerario degli $80: attualmente il prezzo dista circa il 15% rispetto alla MA(50). Il trend sul petrolio resta laterale ormai da settembre 2022, compresso fra gli $80 ed il minimo dei $65, zona toccata 3 volte dal prezzi nel 2023, validandosi come supporto efficace per il prezzo e zona d’interesse all’acquisto.
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