Roche sembra cercare di voler stoppare la volatilità che l’accompagna da inizio anno. Emergono i primi segnali positivi di restringimento della fascia laterale
Roche è uno dei principali gruppi farmaceutici a livello mondiale. L’azienda capitalizza ad oggi oltre 219 mld di franchi svizzeri, ha un dividend yeld del 3,15% ed ha un rendimento da inizio anno negativo del 5,78%.
Analizzando i principali indici di bilancio possiamo notare come agli attuali prezzi l’azienda sia perfettamente ben quotata poiché tratta 24 volte gli utili (P/E) ed al suo Roe di 51,9% corrisponde anche un Price/Book di 12,66.
Azioni Roche: analisi tecnica
Il titolo ha avuto un anno dal punto di vista tecnico abbastanza complicato poiché ha subito prima il crollo a inizio anno, a seguito dello sblocco del cambio da parte della Banca centrale svizzera, poi ha recuperato attestandosi su una resistenza intorno all’area 280 per poi ritracciare nel mese di Agosto fino a toccare quasi i livelli di minimo in area 242.
Per un titolo farmaceutico questi movimenti così fluttuanti generalmente non sono consoni, dato che di solito hanno un andamento relativamente “tranquillo” e gli unici motivi per strappi consistenti, sia a rialzo che a ribasso, sono legati ai farmaci prodotti (approvazione, richieste chiarimenti, indagini, cause).
Cosa aspettarsi?
Il titolo dopo non essere riuscito a creare una fascia di movimento stretta tra la fascia di 261,50 e 254,30 ha ampliato la sua fascia di oscillazione tra la resistenza di 261,5 e il supporto di 248,80.
Ovviamente non credo che vi sia nel breve un cambiamento di tendenza, data anche la cospicua capitalizzazione del titolo, ma penso che vi possano essere le condizioni per puntare ad un movimento a rialzo che punti ad attestarsi su una fascia laterale più stretta tra i livelli di 261,50 e 254,30.
Solo se si stabilizzasse su una fascia più stretta Roche avrebbe lo spazio per provare a gettare le basi per creare un trend di rialzo nel breve.
Se Roche riuscisse a stabilizzarsi al di sopra della resistenza di 254,30 potrebbe dare il via ad una fase di accumulo interessante che potrebbe fare da catalizzatore e dare la spinta per superare la resistenza di 261,50.
Al contrario se permane questa ampia fascia di oscillazione rischieremo di trovarci con ogni probabilità di fronte ad una rottura del supporto in area 248,80 e al ritorno sui minimi di inizio anno.
Dal DMI sembrano comunque arrivare conferme su questa possibilità di movimento di breve a rialzo e di stringimento della fascia laterale di oscillazione, poiché vi sono segnali di chiusura della divergenza negativa.
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