Bitcoin in caduta libera, -15% in una settimana

Pierandrea Ferrari

22 Gennaio 2021 - 12:48

Il Bitcoin, regina delle valute virtuali, continua a perdere colpi: dopo aver rivisto più volte al rialzo il suo record storico, la crypto è scesa ora poco sopra quota 31.000 dollari.

Bitcoin in caduta libera, -15% in una settimana

Bitcoin in picchiata. Dopo una corsa al rialzo senza precedenti, che aveva portato la criptovaluta oltre quota 40.000 dollari per la prima volta nella storia, l’alta volatilità ha iniziato a sortire i suoi effetti: solo nell’ultima settimana, l’asset ha ceduto il 15% e l’intero comparto delle valute virtuali ha bruciato in pochi giorni 100 miliardi di dollari.

Al momento della scrittura, il Bitcoin viene scambiato a 31.341 dollari, per un rialzo di giornata dell’1,62%.

Il Bitcoin continua a perdere quota

Dove sono finiti i fattori rialzisti che avevano alimentato la fiducia degli investitori sul Bitcoin e, più in generale, sul comparto delle monete digitali? A ben vedere, sono ancora lì: alcuni dei principali hedge fund internazionali stanno continuando a piazzare le loro scommesse sulla regina delle valute virtuali, e le strategie dei big dei pagamenti online – da PayPal a Square – sui wallet digitali dovrebbero essere ancora fonte di rassicurazione per i bull della crypto.

Eppure, qualcosa si sta muovendo: solo due settimana fa – era l’8 gennaio – il Bitcoin toccava quota 40.636 dollari, un record. Ora, una manciata di giorni dopo, l’alta volatilità continua a spingere sul fondo la criptovaluta, dopo alcuni “up and down” che lasciavano ancora sperare in nuovi allunghi dell’asset.

La flessione del Bitcoin, di fatto, ha bruciato i guadagni del mese di gennaio – la quotazione odierna è di poco superiore a quella del primo giorno dell’anno – ma la possibilità (concreta) di nuovi minimi continua a tenere in apprensione la folta schiera dei bull.

Rischio bolla per la criptovaluta?

Non è un mistero, tuttavia, che parte del mercato – da tempo – stava iniziando a nutrire dubbi sulla consistenza della valutazione del Bitcoin. Deutsche Bank, in un survey pubblicato ad inizio settimana, aveva infatti evidenziato come una buona fetta di investitori vedesse l’ombra di una bolla dietro al mirabolante rally della crypto.

Un fatto noto, che pure non aveva scoraggiato alcuni dei principali istituti finanziari mondiali – da JP Morgan, tradizionalmente ribassista sul Bitcoin, a Goldman Sachs – a tracciare prospettive lusinghiere sul 2021 dell’asset.

Tuttavia, il passo incerto dei primi giorni dell’anno, unitamente al crollo dell’ultima settimana, racconta – per ora – un’altra storia: la fiducia del mercato non è più quella dei tempi migliori, e i timori di una bolla speculativa si stanno trasformando gradualmente in certezze.

Del resto, il background del Bitcoin, ma anche delle altre valute virtuali, non è incoraggiante: nel 2017 l’asset riuscì a toccare i suoi massimi storici, poco sotto quota 20.000 dollari, per poi precipitare sotto i colpi di una bolla nei primi mesi dell’anno seguente. Historia magistra vitae?

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