Bitcoin da incubo, tonfo sotto quota $36.000. Che succede?

Pierandrea Ferrari

19/05/2021

Dopo aver aperto in mattinata sotto la soglia psicologica dei 40.000 dollari, il Bitcoin ha continuato il suo volo all’indietro e scambia ora a 35.974 dollari, -43,4% dai massimi di aprile e di fatto sui livelli di inizio febbraio. Elon Musk, Banca centrale cinese, BCE: ecco chi sta affossando il BTC.

Bitcoin da incubo, tonfo sotto quota $36.000. Che succede?

Non si arresta l’emorragia del Bitcoin, innescata la scorsa settimana dal dietrofront di Elon Musk sui pagamenti in BTC per le auto Tesla. Dopo aver aperto stamattina sotto la soglia psicologica dei 40.000 dollari, la prima divisa digitale per capitalizzazione di mercato ha continuato a perdere terreno e scambia ora a 35.974 dollari (in leggero recupero dopo i minimi intraday sotto quota 33.000), -43,4% dai massimi dello scorso aprile e di fatto sui livelli di inizio febbraio.

L’ultima spallata arriva dalla Cina, con il nuovo giro di vite della Banca centrale sulle crypto-currency. E dalla BCE: Christine Lagarde è tornata a tuonare contro BTC&Co.

Bitcoin sotto i $36.000: i motivi del tonfo

Sponda Pechino, i vertici della Banca popolare cinese (Pboc) hanno di fatto imposto agli istituti finanziari e alle società di pagamenti del Dragone di stoppare qualsiasi servizio relativo alle criptovalute, dal trading al cambio valute fiat-crypto, mettendo anche in guardia gli investitori dalle scommesse speculative sulle monete digitali.

Uno schiaffo al mercato, quello della Cina, ma non a sorpresa: già nel 2017 Pechino aveva bloccato gli exchange di criptovalute locali e bannato le cosiddette Initial coin offering (ICO), una versione digitale delle Ipo a cui ricorrevano le società cinesi per raccogliere fondi con l’emissione di token.

Ma ieri, sulla scia della Pboc, anche la numero uno della BCE Christine Lagarde è tornata a farsi sentire, ricordando che Bitcoin, Ethereum e le altre Altcoin “sono speculativi, volatili, e come hanno detto molti miei colleghi quelli che investono in questi asset devono essere pronti a perdere tutto”, richiamando le parole dei vertici della Bank of England e dalla coppia Consob-Bankitalia.

Bitcoin ai minimi da inizio febbraio

Un doppio colpo, questo, che porta il Bitcoin a schiantarsi sotto i 36.000 dollari. Dopo aver toccato un minimo intraday di 32.814 bigliettoni, il token ha ripreso ossigeno e si è spinto a quota 35.974, in crollo verticale dal record dello scorso mese – a 63.588 dollari – e di fatto ai minimi da inizio febbraio, quando però la crypto era nel pieno di un trend rialzista innescato dal maxi-investimento da 1,5 miliardi di Musk.

Negli ultimi sette giorni, tra la giravolta di Musk, il ban della Cina e le stoccate della Lagarde, il token ha perso il 37,4%.

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