Calabria zona gialla: da quando e cosa cambia

Chiara Esposito

15 Settembre 2021 - 19:04

Dopo la Sicilia, bollettino da zona gialla anche per la Calabria. I dati Agenas rivelano lo stato dei contagi e si torna a parlare di restrizioni.

Calabria zona gialla: da quando e cosa cambia

Numeri da zona gialla anche per la Calabria. Il passaggio della regione non è ancora stato accertato poiché la conferma arriverà come di consueto nel weekend, ma da lunedì 20 settembre la Sicilia potrebbe non essere più l’unica regione sottoposta al ripristino di alcune restrizioni anti-Covid.

A evidenziare questa concreta possibilità sono i dati in possesso dell’Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, ovvero l’ente che quotidianamente aggiorna le statistiche del portale governativo.

I valori ai quali si guarda sono relativi ai posti disponibili in terapia intensiva e nell’area medica ma anche l’incidenza del contagio rapportata al numero di abitanti.

Il sovraffollamento delle strutture sanitarie con il relativo collasso del sistema assistenziale è lo scenario che si punta a sventare, soprattutto in vista dell’inverno in cui notoriamente è più difficile prevenire assembramenti in spazi chiusi. Un’azione tempestiva è l’unica manovra in grado di allontanare questa prospettiva.

Bollettino da zona gialla per la Calabria: i dati di Agenas

Sebbene si attenda ancora la firma dell’ordinanza da parte del Ministro Speranza, attesa per venerdì, il passaggio della Calabria dalla zona bianca alla zona gialla è stato preventivamente accertato dai dati raccolti da Agenas, il cui ultimo aggiornamento risale al 15 Settembre 2021, ore 17:30.

Da tale rilevazione si evince che i reparti di area medica (ossia malattie infettive, medicina generale e pneumologia) sono occupati al 18% ovvero tre punti percentuali in più rispetto alla soglia di rischio fissata al 15%. L’area non critica infatti già da due giorni era occupata al 17% destando l’attenzione degli esperti e l’apprensione dei cittadini calabresi.

Quanto ai ricoveri nelle terapie intensive, attualmente, siamo al 9%. Si può osservare quindi un calo di un punto percentuale rispetto al 10% registrato il 14 settembre. Quello stesso giorno inoltre si registravano solo 18 liberi su 178 posti letto totali. L’indicazione di oggi riporta comunque un valore poco sotto la soglia di rischio indicata dal Cts. Tuttavia, nella giornata di ieri, alla quale guarderà il bollettino ISS atteso per venerdì, la percentuale di occupazione era del 10%.

Il terzo parametro da monitorare è quello dei contagi settimanali che devono essere più di 50 ogni 100mila abitanti. Questo parametro è stato già superato da tempo con un valore pari a 89,12 pazienti ogni 7 giorni. A tal proposito, a livello provinciale le aree più a rischio sono quelle di Cosenza e Reggio Calabria.

Quando la notizia diventerà ufficiale?

Stando ai tempi del governo e alle pratiche adottate finora, la Calabria dovrebbe raggiungere la Sicilia a partire da lunedì 20 settembre.

Lo status di zona gialla dovrebbe essere assegnato questo venerdì, il giorno in cui l’Iss riconferma o aggiorna le valutazioni sull’andamento epidemiologico del paese. Il monitoraggio settimanale tiene conto dei dati del martedì prendendo in considerazione i fattori sopracitati.

I parametri stabiliti quindi sono stati superati da tempo e per tale ragione non dovrebbero esserci ritardi nell’ufficializzazione del passaggio come accadde ad agosto nel caso della regione sicula.

È difficile pensare quindi che i calabresi andranno alle urne senza qualche accortezza in più visto che per il 3 ed il 4 ottobre è atteso il rinnovo del consiglio regionale a seguito della scomparsa della presidentessa Jole Santelli.

Differenze tra zona bianca e zona gialla: che cosa cambia?

Le differenze che intercorrono tra zona gialla e zona bianca non sono molte, ma è bene ribadirle per chiarezza.

La distinzione più significativa è la seguente: se in zona bianca è possibile circolare senza mascherina qualora non ci si trovi in uno spazio chiuso, in zona gialla l’obbligo di indossarla anche all’aperto viene ripristinato.

L’altra differenza riguarda i servizi offerti da ristoranti e bar: il limite di commensali non conviventi scende a quattro sia all’interno che all’esterno. In zona bianca invece sale a sei persone al chiuso mentre, mangiando all’aperto, il limite è del tutto eliminato.

Gli spostamenti dei cittadini infine non sono regolati da nessun coprifuoco e, a eccezione delle discoteche, è possibile accedere a qualsiasi servizio.

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