Il cambio euro-dollaro sembra non temere più Trump e scende sotto l’1,105: tutti gli occhi puntati alla sfida con la Clinton, alta tensione su EUR/USD nel giorno delle elezioni USA.
Aggiornamento post elezioni: Cambio euro-dollaro verso 1.13, Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti.
Il cambio euro-dollaro prova a tenersi nella parte alta di quota 1,10 dopo l’apertura dei mercati europei, nell’ultima sessione che anticipa le presidenziali americane.
Le elezioni USA sono arrivate e la quotazione di EUR/USD attende le prime anticipazioni di quello che sarà l’esito finale, in una nottata ad alta tensione che preannuncia volatilità e potenzialmente grandi impatti sul più tradato tra i cambi.
Il rialzo vissuto la scorsa settimana e il recupero del dollaro USA dopo la risoluzione della diatriba FBI-Clinton hanno evidenziato una correlazione positiva tra il biglietto verde e la candidata democratica, con Trump che invece minaccia lo stato di salute del dollaro.
Dopo aver visto una possibile scommessa sulle elezioni USA con AUD e NZD, vediamo ora la situazione di euro-dollaro a poche ore dal grande evento.
Aggiornamento post elezioni: Cambio euro-dollaro verso 1.13, Trump è il nuovo presidente degli Stati Uniti.
Cambio euro-dollaro ed elezioni USA 2016: diminuisce il timore Trump?
Il cambio euro-dollaro, dopo aver prezzato il recupero nei sondaggi da parte di Trump ed essere quindi risalito da 1,085 a 1,114, ha ripreso da ieri la strada del ribasso.
L’FBI ha tolto il pesante fardello di accusa nei confronti della Clinton riguardo il chiacchierato mailgate, restituendo fiducia e immagine alla candidata democratica, oltre che riportando EUR/USD di nuovo giù fino al minimo di oggi a 1,102.
Il medio periodo di euro-dollaro aveva visto una prova di forza del biglietto verde ad ottobre, dovuta al sempre più probabile rialzo dei tassi di interesse con la riunione Fed del prossimo mese.
Una vittoria di Trump, tuttavia, non rischia solo di creare instabilità nei mercati, indebolire il dollaro USA e favorire i beni rifugio, ma avrebbe anche la conseguenza (non tanto) implicita di cancellare la possibilità di un rialzo dei tassi a dicembre.
Per questi motivi la quotazione, al crescere dei favori del pronostico nei confronti del candidato repubblicano, è risalita nell’ultima parte di ottobre, con il dollaro USA colpito dallo spettro di una possibile vittoria di Trump.
Da ieri, tuttavia, la Clinton sembra nuovamente tornata alla ribalta, placando timori che sembrano ora meno fondati e riequilibrando la situazione di EUR/USD, come osservabile dal seguente grafico H4:
Euro-dollaro è venuto giù dai massimi di venerdì oltre la resistenza a 1,1128, concretizzando un falso breakout e rientrando ampiamente al di sotto dell’1,11.
Il mercato sembra quindi temere di meno Trump, la quotazione ora si aggira tra il supporto a 1,103 e l’1,105, cercando un equilibrio destinato però ad avere le ore contate.
Le due resistenze in rosso più alte rappresentano gli step principali di una eventuale corsa al rialzo, associata ad una vittoria del candidato repubblicano. In realtà sarebbero solo i primi target, visto che l’impatto della vittoria di Trump ha molto più potenziale rispetto all’esito contrario.
La vittoria della Clinton sembra invece destinata a riportare EUR/USD nuovamente all’interno del trend ribassista iniziato ad ottobre, rafforzando così il dollaro USA e riprendendo il percorso verso un rialzo dei tassi a dicembre con più fiducia.
In questo scenario euro-dollaro ha come target quota 1,100 e 1,094, almeno in un primo momento, diretto in ogni caso verso i minimi dello scorso mese sotto l’1,09.
L’election day sta prendendo il via negli Stati Uniti, è bene tenersi pronti.
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