Quando muore una persona non è detto che tutti i possibili successori ne siano al corrente. Quindi la domanda che sporge spontanea è come si rintracciano gli eredi? In questo articolo cercheremo di capire cosa prevede la normativa italiana a riguardo.
Spesso ci si domanda come sia possibile rintracciare gli eredi di un defunto che non sono a conoscenza della morte della persona cara.
Nel caso in cui il defunto non abbia lasciato un testamento infatti dovrà essere istituito un erede o più eredi per la successione dei beni e del trasferimento attivo e passivo del patrimonio.
Ma cosa prevede la legge italiana a riguardo? Esiste una norma che in assenza di un testamento individui una figura incaricata di rintracciare i possibili eredi di un soggetto defunto? Oltre a rispondere a questi quesiti cercheremo di capire in quali casi gli eredi possono decidere di rinunciare all’eredità.
Vediamo dunque cosa bisogna fare quando muore un defunto e bisogna rintracciare gli eredi.
Cosa si deve fare per rintracciare gli eredi?
Quando una persona muore e non lascia un testamento occorre rintracciare gli eredi per la successione dei beni.
Ma come si fa a rintracciare gli eredi che magari non sono a conoscenza della scomparsa del defunto? In Italia non esiste una norma o una figura professionale pubblica che ha come compito quello di rintracciare gli eredi del defunto.
Per prima cosa quindi bisognerà raccogliere tutte le informazioni necessarie legate al defunto.
Si dovrà quindi reperire il certificato di morte, dove sono riportati tutti i dati del defunto, la data, il luogo e l’ora della morte, l’ultima residenza, lo stato civile e tutti i dati anagrafici.
Successivamente sarà necessario costruire un albero genealogico con i dati contenuti all’interno del certificato di morte, che servirà poi per reperire gli eredi.
Una volte che si è risaliti ai nominativi degli eredi potrà cominciare l’indagine per trovare le loro residenze fiscali per compilare la dichiarazione di successione.
Se dopo queste ricerche non si riesce a risalire agli eredi del defunto il Tribunale di competenza nominerà un curatore dell’eredità che ne curerà l’amministrazione pagando i debiti e incassando i crediti.
Gli eredi possono rinunciare all’eredità?
Nel caso in cui vengano rintracciati gli eredi del defunto questi ultimi possono decidere di rinunciare all’eredità della persona cara che è venuta a mancare.
Infatti come ben sappiamo l’eredità può essere costituita da beni attivi quali immobili, conti corrente, quote societarie e da beni passivi come debiti verso terzi, debiti verso l’erario, debiti verso le banche e ipoteche.
Nel caso in cui i beni passivi siano maggiori rispetto a quelli attivi l’erede dovrà attingere al suo patrimonio personale per sanare i debiti del defunto in quanto con l’accettazione dell’eredità, espressa o tacita, si determina la “confusione dei patrimoni” tra il defunto e gli eredi in proporzione alle rispettive quote.
Per evitare quindi di sanare i debiti del defunto l’erede può decidere di rinunciare all’eredità, altrimenti quest’ultimo potrà decidere di accettare l’eredità con beneficio d’inventario in modo tale da evitare l’unione dei patrimoni.
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