I pazienti diabetici sono più esposti alle complicazioni causate dal coronavirus: è quanto si evince nell’ultima analisi condotta dal Sistema Sanitario Nazionale del Regno Unito.
1 persona su 4 morta da coronavirus soffriva di diabete. È la preoccupante statistica fornita dal Sistema Sanitario Nazionale britannico (NHS) in merito all’epidemia nel Paese.
Diversi studi a riguardo sono in corso ma i numeri forniti dall’NHS confermano quanto già ipotizzato dagli esperti nelle ultime settimane. Si tratta della malattia più frequente tra le patologie pregresse dei pazienti che muoiono a causa del nuovo virus.
Non solo, tra i punti in comune anche il peso, la demenza, problemi respiratori e cardiopatie ischemiche.
Morti per coronavirus e diabete: c’è un legame?
C’è ancora tanto da scoprire sul nuovo coronavirus. Le ricerche condotte dagli esperti e i dati che provengono dagli ospedali forniscono nuove informazioni ogni giorno. Come si è potuto notare sin dall’inizio dell’epidemia, molti dei morti per COVID-19 soffrivano di patologie pregresse. Il Sistema Sanitario Nazionale britannico (NHS) ha fatto luce su quali siano le malattie comuni, attraverso un’analisi dettagliata dei pazienti ricoverati in ospedale tra il 31 marzo e il 12 maggio.
Si è scoperto che 1 persona su 4 morta per coronavirus soffriva di diabete. Su 22.382 persone morte nel Regno Unito, il 26% era affetto da questa malattia (5.873), la più comune tra i ricoverati. Il motivo? Per i medici il cuore e gli altri organi andrebbero più in sofferenza. Nelle statistiche non viene specificato quale tra il diabete di tipo 1, autoimmune e non legato allo stile di vita, e quello di tipo 2, correlato ad esempio al sovrappeso, sia stato rilevato con più frequenza.
Le autorità sanitarie nel frattempo stanno cercando di ridurre al minimo i rischi per i diabetici fornendo un sostegno con servizi online, consulti video con specialisti e una linea telefonica dedicata. L’intenzione infatti è quella di supportare i pazienti in modo continuativo anche in questo periodo, pianificando appuntamenti online o in persona in siti protetti.
Al secondo posto tra le patologie più comuni troviamo la demenza in percentuale abbastanza alta (18%) tra le vittime di coronavirus, seguita da problemi respiratori (18%) e cardiopatie ischemiche (10%). Non è ancora chiaro quale sia il legame ma è possibile che questi individui siano più vulnerabili a certe infezioni.
L’età avanzata rimane un fattore di rischio, gli anziani presentano spesso i sintomi più gravi della COVID-19. Questo, assieme ai tanti contagi avvenuti nelle case di riposo, spiegherebbe i numeri dell’NHS.
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