Credito d’imposta 2016 e-commerce agricoltura: come funziona?

Francesco Oliva

21 Ottobre 2015 - 22:02

Credito d’imposta in arrivo per il commercio elettronico dei prodotti agricoli: ecco soggetti beneficiari, importi dell’agevolazione e modalità di presentazione della domanda.

Credito d’imposta 2016 e-commerce agricoltura: come funziona?

Il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha pubblicato la circolare n. 67351/2015 con cui spiega il meccanismo applicativo del credito d’imposta per l’e-commerce di prodotti agricoli.

Ecco un’analisi del credito d’imposta per il commercio elettronico dei beni prodotti nel settore dell’agricoltura, dell’allevamento, della pesca e della silvicoltura.

Credito d’imposta 2016 per l’e-commerce di prodotti agricoli: soggetti beneficiari

La circolare ministeriale chiarisce innanzitutto quali soggetti possono accedere al credito d’imposta 2016 per l’e-commerce in agricoltura ovvero:

  • piccole e medie imprese (PMI) che producono prodotti agricoli, agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura comprese nella classificazione prevista dal regolamento UE n. 702/2014 ovvero quelle che soddisfano i seguenti parametri:
    • fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro;
    • totale attivo di bilancio non superiore a 43 milioni di euro;
    • occupazione media nell’anno di un numero di dipendenti non superiore a 250.
  • imprese diverse dalle PMI, indicate con l’acronimo GI, che producono prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura.

Il credito d’imposta è riconosciuto alle imprese che soddisfano i requisiti sopra elencati nei limiti delle risorse finanziarie disponibili per l’anno di riferimento.

Credito d’imposta 2016 per l’e-commerce in agricoltura: investimenti agevolabili

Il credito d’imposta 2016 per il commercio elettronico di beni agricoli è concesso per la realizzazione e l’ampliamento di infrastrutture informatiche esclusivamente finalizzate all’avvio e lo sviluppo dell’e-commerce ovvero:

  • dotazioni tecnologiche;
  • software;
  • progettazione e implementazione;
  • sviluppo database e sistemi di sicurezza.

Le spese ammissibili per i suddetti investimenti devono possedere i seguenti requisiti formali:

  • devono essere state sostenute dal 14 marzo 2015, data di entrata in vigore del decreto, al 31 dicembre 2015 (sono quindi esclusi gli investimenti realizzati nel 2014);
  • devono essere documentate da apposite fatture e/o quietanze;
  • se sono riferite a beni devono essere pagate mediante SEPA Credit Transfer;
  • la causale del bonifico deve essere obbligatoriamente la seguente: “Spesa di euro ... dichiarata ai fini della concessione del credito d’imposta previsto a valere sul D.M. 273/2015”;
  • tutta la documentazione amministrativa e tecnica deve essere conservata per i 5 anni successivi alla chiusura dell’ultimo periodo d’imposta a cui si riferiscono le spese oggetto di agevolazione.

L’IVA non è ammissibile, salvo che non sia recuperabile ai sensi della legislazione nazionale sull’IVA.

Credito d’imposta 2016 e-commerce agricoltura, importi: quanto spetta?

Quanto spetta alle imprese agricole che decidono di entrare nel mondo dell’e-commerce? Gli importi del credito d’imposta 2016 per il commercio elettronico dei prodotti agricoli sono i seguenti:

  • 40% degli investimenti realizzati, nel limite di 50.000 euro per ciascun periodo d’imposta, per le PMI operanti nella produzione, trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
  • 40% degli investimenti realizzati, nel limite di 50.000 euro per ciascun periodo d’imposta e 200.000 euro per il primo triennio, per le PMI e le GI operanti nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli;
  • 40% degli investimenti realizzati, nel limite di 15.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari, per PMI e GI operanti nella produzione di prodotti agricoli;
  • 40% degli investimenti realizzati, nel limite di 30.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari, per le PMI e le GI operanti nella produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura;
  • 40% degli investimenti realizzati, nel limite di 50.000 euro per ciascun periodo d’imposta e 200.000 euro per il primo triennio, per le PMI operanti nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura;
  • 20% degli investimenti realizzati, nel limite di 50.000 euro per ciascun periodo d’imposta, per le PMI operanti nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura;
  • 10% degli investimenti realizzati, nel limite di 50.000 euro per ciascun periodo d’imposta, per le GI operanti nella trasformazione e commercializzazione di prodotti agroalimentari, della pesca e dell’acquacoltura.

Credito d’imposta 2016 agricoltura: come e quando presentare domanda

Per ottenere il credito d’imposta 2016 agricoltura, le imprese interessate devono presentare specifica istanza alla Direzione generale per la promozione della qualità agroalimentare e dell’ippica - ufficio politiche di filiera (PQAI III).
L’istanza deve essere inviate a mezzo posta elettronica certificata al seguente indirizzo: saq3@pec.politicheagricole.gov.it, in formato «p7m».
La domanda può essere presentata dal 20 febbraio al 28 febbraio 2016.

Credito d’imposta 2016 per le imprese agricole, ecco il file pdf con la circolare del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali:

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