Credito d’imposta utilizzabile in compensazione per il quinquennio 2015-2019: il fisco premia le imprese che investono in ricerca e sviluppo. Ecco soggetti beneficiari, agevolazioni e importi previsti.
Credito d’imposta alle imprese che investono in ricerca e sviluppo: per il quinquennio 2015-2019 il fisco riconosce un’importante agevolazione fiscale a chi decide di fare innovazione.
Il riferimento normativo fondamentale è il dm 27 maggio 2015, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dello scorso 29 luglio.
Ecco soggetti beneficiari, costi e spese agevolabili e importi del nuovo credito d’imposta per gli investimenti in ricerca e sviluppo.
Credito d’imposta 2016 ricerca e sviluppo: soggetti beneficiari
Chi può beneficiare del nuovo credito d’imposta 2016 per gli investimenti in ricerca e sviluppo?
Possono fruire dell’agevolazione fiscale del credito d’imposta 2016 le seguenti categorie di soggetti beneficiari:
«Tutte le imprese, a prescindere dalla forma giuridica scelta, dal settore di appartenenza e dal regime contabile adottato, che effettuano investimenti in attività di R&S a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2014 e fino a quello in corso al 31 dicembre 2019.»
Per le imprese con esercizio coincidente con l’anno solare, quindi, il credito d’imposta è concesso per il quinquennio 2015-2019.
Credito d’imposta 2016 ricerca e sviluppo: costi e spese oggetto di agevolazioni fiscali
Il credito d’imposta 2016 per gli investimenti in ricerca e sviluppo è concesso sulle seguenti categorie di spese e costi:
- costi relativi al personale altamente qualificato;
- quote di ammortamento delle spese di acquisizione o utilizzazione di strumenti e attrezzature di laboratorio, in relazione alla misura e al periodo di utilizzo per l’attività di R&S di costo unitario non inferiore a euro 2.000 (netto IVA);
- spese relative ad accordi stipulati con Università, enti di ricerca ed organismi equiparati, e con altre imprese (comprese le start-up innovative).
Credito d’imposta 2016 ricerca e sviluppo: importi del beneficio fiscale
Il credito d’imposta 2016 per gli investimenti in ricerca e sviluppo può essere concesso per un importo massimo per singolo beneficiario pari a 5 milioni di euro.
Tale importo è concesso nelle seguenti percentuali:
- in ordine ai costi per il personale altamente qualificato e a quelli sostenuti nell’ambito di contratti con enti e organismi di ricerca: 50% della spesa incrementale ovvero della spesa in ricerca e sviluppo eccedente la media annuale dei 3 periodi d’imposta a quello in corso al 31 dicembre 2015;
- in ordine alle quote di ammortamento per l’acquisto di beni strumentali alle attività di ricerca e sviluppo: 25% della spesa incrementale.
La spesa incrementale deve essere calcolata separatamente per ciascuna categoria di investimento in ricerca e sviluppo.
Se ciascuna delle due categorie di investimento in ricerca e sviluppo sopra riportate evidenzia un incremento, si dovrà applicare a ciascun incremento la relativa aliquota (50% o 25%); se, invece, l’incremento di spesa per investimenti in ricerca e sviluppo riguarda una sola categoria, allora si applicherà l’aliquota di riferimento (25 o 50%).
Credito d’imposta 2016 nel Modello UNICO
Il credito d’imposta 2016 per le spese di investimento in ricerca e sviluppi va riportato nel quadro RU del modello UNICO 2017.
Tale credito d’imposta:
- non concorre alla determinazione del reddito imponibile ai fini delle imposte dirette;
- non rileva ai fini della deducibilità degli interessi passivi;
- è utilizzabile in compensazione a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui i costi sono sostenuti (il primo utilizzo potrà avvenire nel 2016).
Credito d’imposta 2016 ricerca e sviluppo, ecco il file pdf con il regolamento del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 27 maggio 2015:
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