Ad inizio settimana, dopo la grande cavalcata favorita dall’Ipo di Coinbase e dai tweet di Elon Musk, Dogecoin aveva tracciato un nuovo record storico a 0,41 dollari. Poi, il crollo: in tre giorni la criptovaluta ha bruciato il 34,1%.
Crolla il Dogecoin. Negli ultimi tre giorni la crypto-meme ha bruciato il 34,1%, passando dai massimi storici a 0,41 dollari - toccati lo scorso lunedì - alla quotazione odierna, 0,27. Una correzione ampiamente attesa dagli analisti, visto il forte rialzo a cui la crypto è stata esposta per giorni, ma che ora getta più di un sospetto sulle prospettive future. La bolla sta per scoppiare?
Dogecoin, -34% dopo il record
Presto per dirlo. Ciò che è certo, per ora, è che Dogecoin aveva capitalizzato fino a lunedì l’enorme hype intorno all’Ipo di Coinbase, il maxi exchange di criptovalute quotato sul Nasdaq la scorsa settimana, ma anche i ripetuti endorsement via Twitter del tycoon Elon Musk, da sempre dietro ai pump del prezzo del Doge.
“La mia ipotesi è che il rally non durerà, perché il Dogecoin non è stato mai concepito come metodo di pagamento o riserva di valore”, aveva commentato, nel pieno della Doge-mania, il COO di BRD, Adam Zadikoff. “La bolla è inevitabilmente destinata a scoppiare”, aveva aggiunto, nelle stesse ore, anche l’analista di Freetrade David Kimberley.
Aria di tempesta, dunque: per ora, il Doge si muove in rosso del 34,1% rispetto ai massimi di lunedì, e la capitalizzazione di mercato scende a 36,2 miliardi di dollari, sensibilmente inferiore ai 50 miliardi toccati a fine rally. Quanto basta, tuttavia, per consolidarsi tra i primi token per market cap, sebbene a distanza siderale dal tandem Bitcoin-Ethereum.
Dogecoin, +5300% da inizio 2021
In ogni caso, nessuna crypto può vantare il passo da record del Doge. Né il Bitcoin, né Ethereum, né le altre. Da inizio 2021, quando l’asset veniva scambiato a 0,005 dollari, il rialzo è stato del 5300%, mentre nell’ultimo anno - e cioè dalla prima ondata pandemica - il guadagno accumulato è stato del 13.400%.
Nei due periodi considerati, per intenderci, il Bitcoin è salito rispettivamente dell’84.5% e del 659%, mentre Ethereum del 219,7% e del 1254%.
© RIPRODUZIONE RISERVATA