Figli a carico, bonus addio: assegno di 150€ in arrivo per tutti?

Fiammetta Rubini

23/08/2016

Via i vari bonus: per tutte le famiglie con figli a carico è in arrivo un assegno fisso di 150 euro? Ecco le cose da sapere sulla proposta di legge per il nuovo bonus figli a carico.

Figli a carico, bonus addio: assegno di 150€ in arrivo per tutti?

Quest’anno potrebbero esserci buone novità in arrivo per chi ha figli a carico. Il disegno di legge intitolato “Delega al Governo per riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico” propone un nuovo contributo fisso da erogare per ogni figlio fino ai 18 anni. L’obiettivo? Ridare respiro alle famiglie e rilanciare la natalità. Ecco cosa prevede.

Il problema del crollo demografico in Italia sta diventando sempre più pressante, tanto che per incentivare le coppie a fare figli il governo sta vagliando diverse misure, dal bonus bebè raddoppiato e valido fino ai 5 annim, al nuovo aiuto da concedere a tutte le famiglie per contribuire economicamente alle spese fino alla maggiore età di ogni figlio.

Il ddl delega, firmato da 50 senatori dem, è stato presentato due anni fa ma da maggio 2016 sono iniziate le audizioni e la disamina della proposta in Aula. La nuova agevolazione, che non si aggiungerebbe agli altri bonus, è finalizzata a potenziare le misure dello Stato a sostegno della natalità e delle famiglie con minori a carico. Facciamo chiarezza sul chiacchierato bonus 150€ figli a carico: vediamo in cosa consiste esattamente e a chi spetta.

Bonus 150€ figli a carico: cos’è? La proposta di legge

Il primo firmatario della proposta di legge e vicepresidente del gruppo PD Stefano Lepri ha spiegato i motivi che hanno portato i senatori a presentare una misura universalistica per tutti e per ogni figlio a carico.

“Il nostro punto di partenza è stata l’analisi delle attuali misure per i figli a carico, che presentano una serie di limiti: frammentazione, complessità nell’applicazione, grave iniquità perché per esempio niente arriva agli incapienti, bassa dotazione a confronto con altri Paesi europei. In Italia avere molti figli espone alla povertà più che in altri paesi dell’Ue, un quinto delle famiglie italiane con 3 figli non riesce a soddisfare i bisogni fondamentali”.

Perciò si propone di sostituire tutti gli attuali interventi con un’unica misura che valga per tutti e per ogni figlio a carico, con una progressività selettiva a partire dal reddito ISEE di 50mila euro e fino ai 70mila euro, erogata in busta paga, come detrazione Irpef per i lavoratori autonomi o in denaro per gli incapienti.

Cosa prevede l’assegno di 150€ per figli a carico?

La proposta dell’assegno fisso per i figli a carico, quindi, prevede innanzitutto l’eliminazione delle principali misure attuali, pur mantenendo le detrazioni per il coniuge a carico, per gli altri familiari e per i minori disabili.

La particolarità del nuovo assegno consisterebbe nel fatto che i 150€ al mese (per un totale di 1.800€ all’anno) sarebbero concessi non solo alle famiglie con reddito ISEE basso, come succede con il bonus bebè, ma a una platea più ampia di cittadini con figli fino al compimento del 18° anno di età. Inoltre l’importo dell’assegno per i figli scenderebbe a 100€ dai 18 ai 25 anni.

“L’aspetto precipuo della norma - ha sottolineato Lepri - è che individua un’unica misura più semplice, raccogliendo nuove risorse per una nuova primavera della natalità”.

Tuttavia l’approvazione della nuova norma non è affatto scontata. L’esecutivo, infatti, non ha mai fatto dichiarazioni ufficiali in merito alla cifra di 150€ per tutti i figli a carico. Inoltre bisogna considerare i costi materiali di questa riforma per le casse dello Stato, che si aggirerebbero intorno ai 23,4 miliardi di euro, ovvero 4 miliardi in più rispetto al costo delle misure attualmente previste che verrebbero abrogate.

Bonus 150€ figli a carico: a chi spetta?

Il nuovo contributo da 150€ si focalizza sul ceto medio senza trascurare la fascia degli incapienti. Se dovesse essere approvato, le famiglie che avranno diritto al bonus 150€ per figli a carico sarebbero quelle con un reddito ISEE fino a 50mila euro, mentre per la fascia di reddito tra i 50 e i 70mila il sostegno verrebbe progressivamente ridotto.

L’alternativa all’assegno monetario a cui stanno pensando in Senato è un sostegno alle famiglie tramite servizi o voucher ma, come abbiamo già detto, è ancora tutto da vedere.

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