Ha fatto discutere la sentenza della Corte di Cassazione che mette in discussione l’esenzione dal pagamento dell’Ici per le scuole paritarie. In una nota i giudici hanno spiegato quando sussiste l’esenzione.
Negli ultimi giorni ha fatto discutere la sentenza della Corte di Cassazione che mette in discussione l’esenzione dal pagamento dell’Ici per le scuole paritarie.
Sulla sentenza sono tornati i giudici della Cassazione che, in una nota firmata dal primo presidente Giorgio Santacroce, hanno dato spiegazioni circa l’interpretazione della stessa.
Scuole paritarie, quando vi è esenzione dal pagamento dell’Ici secondo la Corte di Cassazione?
Secondo i giudici della Cassazione, quindi, l’esenzione dal pagamento dell’Ici spetta
«laddove l’attività cui l’immobile è destinato, pur rientrando tra quelle astrattamente previste dalla norma come suscettibili di andare esenti, non sia svolta in concreto con le modalità di un’attività commerciale»
e
«l’onere di provare tale ultima circostanza spetta, secondo le regole generali, al contribuente».
Questo è quanto specificato in una nota che fornisce indicazioni circa l’interpretazione della sentenza della Corte di Cassazione che ha messo in discussione l’esenzione dal pagamento dell’Ici per le scuole paritarie.
Quando un’attività può definirsi commerciale? E’ bene specificare che, affinché si configuri un’attività di tipo commerciale, non rileva lo scopo di lucro ma l’idoneità potenziale ad ottenere ricavi.
Cassazione, su esenzione Ici per scuole paritarie polemiche infondate
Il primo presidente della Corte di Cassazione, che ha firmato la nota nella quale vengono date indicazioni circa l’esenzione dall’Ici per le scuole paritarie, ha commentato le polemiche che si sono scatenate negli ultimi giorni:
«Si tratta di polemiche in larga parte fuor d’opera e che sembrano dimenticare come la questione sia stata oggetto di un’indagine comunitaria per sospetti aiuti di Stato agli enti della chiesa, che sarebbero potuti derivare da una interpretazione della predetta esenzione non rigorosa e in possibile contraddizione con i principi della concorrenza".
La sentenza della Cassazione sul pagamento dell’Ici da parte delle scuole paritarie
La sentenza della Corte di Cassazione è intervenuta su un ricorso del Comune di Livorno che nel 2010 aveva chiesto a due scuole paritarie di provvedere al versamento dell’imposta municipale sugli immobili, in considerazione della loro attività assimilabile a quella di un esercizio commerciale.
Sulla questione ora sarà il giudice di merito a dover decidere; la Cassazione ha infatti annullato la sentenza con rinvio e
«sarà pertanto il giudice di merito a dover decidere in ultima analisi alla luce di una rinnovata e più circostanziata valutazione delle risultanze processuali se l’esenzione spettasse o meno per l’attività didattica come concretamente svolta».
Il pronunciamento potrebbe avere effetti disastrosi per le casse della Chiesa cattolica, che resta in attesa ora della decisione finale da parte del giudice di merito.
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