Impresa familiare: cos’è e come funziona?

Francesco Oliva

21 Novembre 2015 - 11:47

Cos’è e come funziona l’impresa familiare? Ecco la guida con i principali aspetti civilistici e fiscali.

Impresa familiare: cos’è e come funziona?

L’imprenditore individuale può decidere di avvalersi, nello svolgimento della propria attività, della collaborazione di membri della famiglia.
Normalmente ciò accade quando l’attività inizia ad espandersi e l’imprenditore non riesce più a fare tutto da solo: è questo il caso in cui sorge la necessità dell’impresa familiare.

Ecco cos’è l’impresa familiare e quali sono i principali aspetti civilistici e fiscali da considerare.

Cos’è l’impresa familiare? Gli aspetti civilistici

L’impresa familiare è, dal punto di vista giuridico, un’impresa individuale a tutti gli effetti. Il riferimento normativo fondamentale è l’articolo 230 bis del codice civile.
Nell’impresa familiare collaborano il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado.
Non si può parlare di impresa familiare quando tra i membri della famiglia è stato stipulato un contratto di società (articolo 2247 c.c.) ovvero un contratto di associazione in partecipazione (articolo 2549 c.c.).

Impresa familiare: i diritti dei familiari dell’imprenditore

L’impresa familiare rappresenta quindi un istituto prodromico allo svolgimento dell’attività dell’imprenditore individuale.
Ovviamente, la legge si preoccupa di garantire che, nell’ambito dell’impresa familiare, siano tutelati i diritti dei familiari dell’imprenditore ovvero:

  • diritto di partecipare agli utili e agli incrementi di patrimonio ma non alle perdite dell’impresa di cui deve rispondere comunque il titolare;
  • diritto di intervento nelle decisioni relative all’impiego degli utili e degli incrementi patrimoniali;
  • diritto di partecipare alle decisioni relative agli indirizzi strategici e produttivi dell’impresa, sia ordinarie che straordinarie;
  • diritto di preferenza in caso di cessione a terzi dell’attività aziendale;
  • diritto di prelazione in caso di divisione ereditaria.

Impresa familiare: aspetti fiscali e dichiarazione dei redditi

Dal punto di vista fiscale, l’impresa familiare è regolata dai commi 4 e 5 dell’articolo 5 del TUIR.
Nell’impresa familiare il reddito prodotto deve essere distribuito:

  • all’imprenditore, nel limite minimo del 51% del reddito complessivamente prodotto;
  • ai familiari, nel limite massimo del 49% del reddito complessivamente prodotto.

L’impresa familiare è ammessa dal punto di vista fiscale se e solo se sussistono le seguenti condizioni:

  • che i familiari partecipanti all’impresa risultino nominativamente, con l’indicazione del rapporto di parentela o di affinità con l’imprenditore, da atto pubblico o da scrittura privata autenticata anteriore all’inizio del periodo di imposta, recante la sottoscrizione dell’imprenditore e dei familiari partecipanti;
  • che la dichiarazione dei redditi dell’imprenditore rechi l’indicazione delle quote di partecipazione agli utili spettanti ai familiari e l’attestazione che le quote stesse sono proporzionate alla qualità e quantità del lavoro effettivamente prestato nell’impresa, in modo continuativo e prevalente, nel periodo di imposta;
  • che ciascun familiare attesti, nella propria dichiarazione dei redditi, di aver prestato la sua attività di lavoro nell’impresa in modo continuativo e prevalente.

La normativa fiscale, in perfetta analogia con quella civilistica, definisce impresa familiare quell’impresa in cui, oltre all’imprenditore, collaborano il coniuge, i parenti entro il terzo grado e gli affini entro il secondo grado.

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