Perché gli indici PMI manifatturiero e dei servizi sono dei market mover importanti? Ecco una breve guida per capire cosa indicano e come leggerli.
Si sente spesso parlare di indici PMI, pubblicati ogni mese sul Calendario Economico sia nella versione preliminare che nella versione finale: ma perché sono così importanti gli indici PMI manifatturiero e dei servizi?
In questa breve guida pratica cercheremo di chiarire l’importanza degli indici PMI che non sono altro che indici statistici relativi all’andamento del settore manifatturiero o a quello dei servizi.
Cosa sono gli indici PMI?
L’indice PMI sta per Purchasing Managers’ Index, cioè indice dei direttori degli acquisti. Questi indici PMI, infatti, rappresentano delle indagini condotte su un campione di aziende in cui gli intervistati sono proprio i responsabili del settore acquisti.
Ai direttori viene chiesto di rispondere a delle domande riguardo a diversi aspetti dell’andamento aziendale che, nell’insieme, possono fornire uno sguardo completo sull’economia delle singole aziende.
Ad esempio, al fine di formulare il risultato di un indice PMI viene chiesto di rispondere a domande sul numero di impiegati, sull’andamento della produzione, sui nuovi ordini, sui prezzi, sugli inventari e sulla distribuzione.
Le risposte possono essere di tre tipi: miglioramento, peggioramento, nessun cambiamento.
Indici PMI: cosa misurano e come leggerli?
Ogni indice PMI può assumere un valore compreso tra 0.0 e 100.0: se tutte le risposte indicano miglioramento, allora l’indice tenderà verso il 100.0.
Dunque, quando l’indice viene calcolato statisticamente per tutte le aziende considerate, se il valore è al di sopra del 50.0, significa che la maggior parte delle risposte ha indicato un miglioramento delle condizioni, quindi si può parlare di espansione del settore. Al contrario, al di sotto della linea 50.0 il settore si dice in contrazione.
PMI dei servizi e manifatturiero: perché sono importanti?
In genere, gli indici PMI vengono condotti tra le aziende del settore manifatturiero e quello dei servizi.
Si tratta di indici di grande importanza, perché rivelano l’andamento dei settori motore dell’economia di un paese, dalla prospettiva delle aziende e, dunque, vengono considerati come fedele istantanea di queste due parti.
Inoltre, per queste sue caratteristiche, l’Indice PMI è uno dei principali indicatori dello stato di salute di un’economia. E’ per questo che tali indici vengono rilasciati per ogni nazione, da un ente specifico e, ad ogni pubblicazione, richiamano l’attenzione di economisti e traders.
Indici PMI: chi li pubblica?
Esistono diversi istituti di rilascio degli indici PMI, alcuni riconosciuti a livello governativo, altri indipendenti.
Talvolta, gli indici di alcune nazioni vengono rilasciati da due enti; i risultati possono essere divergenti, ma possono essere più esaustivi riguardo alla situazione economica di un paese. Accade in Cina, accanto all’indice PMI ufficiale vi è, infatti, anche l’indice PMI HSBC (HongKong and Shanghai Banking Cooperation).
Per quanto riguarda l’Europa, l’indice PMI viene rilasciato mensilmente dall’istituto Markit (per l’intera area economica e per le singole nazioni) in due versioni: Flash e Finale, pubblicate ad una settimana di distanza.
Generalmente, la versione Flash - la prima ad essere rilasciata- tende ad essere una sorta di anticipazione e, dunque, risulta come la più impattante sui mercati e sulla stampa.
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