Ricariche Vodafone, TIM e Wind: stop alla fregatura con costi nascosti

Matteo Novelli

20 Dicembre 2019 - 16:13

L’AGCOM ha dato lo stop alla nuove ricariche Vodafone, TIM e Wind che accreditano un euro in meno nei tagli da 5 e 10 euro. La formula traeva in inganno gli utenti: ecco cosa è stato deciso.

Ricariche Vodafone, TIM e Wind: stop alla fregatura con costi nascosti

Le ricariche beffa da 5 e 10 euro con Vodafone, TIM e Wind caratterizzate da costi nascosti ora non esisteranno più. Gli operatori sono stati diffidati all’AGCOM: per questo, le ricariche in questione torneranno ad essere accreditate pienamente e non con la nuova formula che sottraeva un euro in meno all’importo pagato in cambio di giga extra gratis.

Vi avevamo parlato già da diverso tempo delle nuove forme di ricarica scelte da Vodafone, TIM e Wind: una novità a cui tantissimi utenti non sono stati abituati a dovere, ritrovandosi a ricaricare normalmente il proprio numero a scoprendo troppo tardi la sorpresa pensata dall’operatore al fine di disincentivare la scelta, da parte dei clienti, dei tagli più piccoli.

Questo nuovo corso sta però per avere una fine prematura: ecco cosa è stato stabilito dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, mossasi in difesa degli utenti “truffati”.

Ricariche Vodafone, TIM e Wind da 5 e 10 euro: eliminati i costi nascosti

La delibera AGCOM va a difesa degli utenti che, secondo l’ente, godono di un minore potere d’acquisto: la modifica arriva dopo le numerose segnalazioni degli utenti e si concentra sull’indisponibilità dei vari tagli standard che andrebbe a introdurre un elemento di discriminazione tra quella clientela con minore capacità di spesa obbligandola (per godere di un importo di ricarica pari a quanto pagato) a tagli di ricarica superiori.

Come indicato dall’AGCOM i commissari addetti all’esame di questa non gradita novità
hanno deliberato che: “la manovra commerciale descritta è sostanzialmente finalizzata a eludere il divieto di applicazione dei costi fissi di ricarica (articolo 1, comma 1 del decreto Bersani) facendo leva sull’inconsapevolezza degli utenti al momento dell’effettiva ricarica sulla reale consistenza dei tagli da 5 e 10 euro”.

Agli operatori sono stati dati 30 giorni di tempo per adottare le modalità di ricarica normali, senza attivazione di pacchetti e offerte extra a fronte di un importo di ricarica minore rispetto a quanto pagato.

Gli operatori coinvolti avranno quindi tempo un mese per reintrodurre le classiche modalità di ricarica, che erano comunque disponibili ma non in tutti i rivenditori tradizionali.

Vodafone ha in merito già risposto in via ufficiale, confermando che a partire da gennaio 2020 le ricariche tradizionali verranno reintrodotte anche per tabaccai, bar, edicole e ricevitorie. L’operatore rosso non ha mancato di sottolineare che “i tagli di ricarica da 5 euro e da 10 euro con solo traffico telefonico sono sempre rimasti disponibili presso i negozi Vodafone, online e attraverso l’app. Quando è stato lanciato il prodotto Giga Ricarica sono stati inviati SMS informativi a tutti i clienti che avevano effettuato una ricarica nei canali in cui è stato introdotto”.

In attesa di comunicazioni da parte di TIM e Wind, invitiamo gli utenti a ricaricare online e ad attendere la modifica definitiva dell’attuale modalità.

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