Una rivoluzione per la Partita IVA, con i tagli sulle aliquote annunciati dal governo a partire da gennaio 2017 e altre novità per i collaboratori a progetto.
Partita IVA? Ecco tutte le novità sulla rivoluzione in arrivo con tagli sulle aliquote da gennaio 2017.
Si tratta di una novità interessante per tutti i liberi professionisti con Partita IVA: al momento sono poco più di un milione i contribuenti interessati, tra cui tantissimi collaboratori a progetto spesso senza ordini professionali.
Per tutti questi lavoratori con Partita Iva, lo Stato ha sempre chiesto contributi praticamente pari a quelli dei lavoratori dipendenti, senza mai aver offerto le stesse prestazioni di assistenza sociale.
Ora inizia a cambiare anche il mondo dei lavoratori con Partita Iva e vediamo tutte le novità per l’anno 2017.
Con il pretesto della previdenza e di una futura pensione, i lavoratori con Partita Iva hanno “goduto” della gestione separata Inps, con un’aliquota previdenziale che è salita sempre più negli ultimi anni: di nove punti nell’ultimo governo Prodi, di un altro punto durante i governi Berlusconi, poi il colpo di grazia con Monti nel nome dell’austerity.
Ora il governo Renzi sembra deciso a tagliare le aliquote andando contro le cupe previsioni che fino ad oggi hanno preoccupato il mondo dei lavoratori con Partita IVA.
Riforma Partita Iva: cosa cambia da gennaio 2017 con i tagli alle aliquote
Il governo ha iniziato a muoversi: al sottosegretario Tommaso Nannicini il compito di gestire il dossier affinché rientri nella legge di bilancio e che dal primo gennaio 2017 introdurrà due novità.
L’obiettivo primario del governo è di congelare gli aumenti programmati a carico dei lavoratori con partita IVA e da gennaio si passerà ai tagli.
Il governo punta ad abbassare l’aliquota attuale del 27% al 25%. In termini di denaro, questo significherebbe un risparmio di circa 80 euro al mese per i lavoratori con Partita IVA.
Oggi la Partita IVA degli iscritti alla gestione separata di Inps paga il 27% del reddito a cui si aggiunge un altro 0,72% per limitate le prestazioni assistenziali. Secondo le intenzioni del legislatore questa aliquota avrebbe dovuto già salire al 33% per quanto riguarda i lavoratori dipendenti. Per i collaboratori a progetto, la soglia è attualmente al 32% e nel 2018 sarà equiparata.
L’altra grande novità della riforma delle partite IVA riguarderà proprio i collaboratori a progetto per i quali sarà ufficializzato il passaggio alla gestione ordinaria Inps. Niente più separazione e i collaboratori con partita IVA nel giro di pochi anni potranno contare su prestazioni pari a quelle di un lavoratore dipendente, dalla maternità alla malattia.
Anche nel caso di perdita del lavoro, il collaboratore potrà beneficiare del sussidio di disoccupazione Naspi, che spetta a tutti i lavoratori a tempo indeterminato.
Il piano del governo al momento dovrebbe valere 350 milioni di euro e l’operazione restituirà nelle tasche dei contribuenti con partita IVA una somma pari a 1000 euro l’anno.
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