La rupia indonesiana sta crollando: la banca centrale ha un asso nella manica per rianimare la valuta di Jakarta?
La rupia indonesiana sta crollando e i diversi tentativi di risollevare la valuta messi a punto dalla banca centrale del Paese si sono rivelati inutili.
Ora, Bank Indonesia ha programmato un nuovo meeting, mentre si susseguono voci su un possibile asso nella manica per rianimare la valuta di Jakarta.
La rupia è stata una delle valute asiatiche più colpite dalla fuga degli investitori dai mercati azionari e obbligazionari indonesiani, vista la concomitante crescita dei rendimenti dei Treasury USA e un dollaro più forte. Il deprezzamento della rupia rappresenta un vero problema per il grosso debito in valuta estera del Paese, e la fuga dai bond indonesiani non è certo una buona notizia per il governo.
La banca centrale ha cercato di arginare il crollo della valuta con misure che includevano l’aumento dei tassi di interesse e l’acquisto di obbligazioni sovrane, ma la rupia si è deprezzata ancora, scendendo a 14.202 rupie per dollaro il 23 maggio, ai minimi di oltre due anni, confermando con ancora più forza la grande sofferenza dei mercati emergenti. In questo momento sta scambiando a quota 14.239 per dollaro.
Rupia sempre più debole: subito un nuovo rialzo dei tassi?
Secondo Eugene Leow, strategist della DBS Bank di Singapore, la persistente debolezza della rupia indonesiana porta alla necessità di ulteriori aumenti dei tassi, con il prossimo probabilmente già questa settimana.
La banca centrale ha alzato i tassi di interesse di 25 punti base nella sua riunione di metà maggio - si tratta del primo aumento da novembre del 2014. I funzionari di Bank Indonesia hanno programmato un nuovo incontro a giugno, ma lo scorso venerdì hanno parlato di un possibile meeting già al 30 maggio.
Perry Warjiyo, il nuovo governatore di Bank Indonesia, ha dichiarato che mettere in calendario un incontro in più non vuol dire “emergenza”, ma bisogna anticipare i tempi visto che la Federal Reserve dovrebbe rivedere la sua politica monetaria il 12 e 13 giugno:
“Le dinamiche offshore si sviluppano così rapidamente e le percezioni del mercato si formano così velocemente che c’è la tendenza, per alcuni, a diventare irrazionali. A queste dinamiche bisogna rispondere immediatamente, per stabilizzare le cose”.
Tassi più alti potrebbero danneggiare la crescita dell’Indonesia?
Gli analisti, compresi quelli di Morgan Stanley, si aspettano un altro aumento di 25 punti base dei tassi di interesse indonesiani già in questi giorni. Ma secondo alcuni un ulteriore rialzo dei tassi nell’arco di in un periodo così breve potrebbe paralizzare l’economia.
Secondo l’australiana ANZ Bank, l’Indonesia ha bisogno di altri due aumenti di 25 punti base per sostenere la rupia. Se la banca centrale dovesse effettivamente prendere una decisione simile nei prossimi due incontri, il 30 maggio e il 27-28 giugno, il Paese sarebbe soggetto a un aumento dei tassi di interesse di 75 punti base in sole sei settimane.
Per gli analisti di ANZ si tratterebbe di “incrementi tanto aggressivi da pesare sulla crescita”, e un aumento di 100 punti base del tasso potrebbe ridurre dallo 0,2 allo 0,4% la crescita annua del Paese:
“Per questo ci aspettiamo che il ricorso a più misure macroprudenziali compensi parzialmente l’impatto negativo sulla crescita; attualmente la banca centrale sta cercando di allentare il rapporto prestito-valore immobiliare”.
L’Indonesia - la più grande economia del Sud-Est asiatico - ha già fatto registrare un tasso di crescita deludente al 5,06%, mancando le aspettative degli analisti nel primo trimestre dell’anno. Tassi di interesse più elevati rendono i prestiti più costosi, il che può portare a una riduzione della spesa da parte di imprese e consumatori, e quindi fare da freno ulteriore alla crescita.
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