Riguardo alla Tasi 2015 e al versamento del primo acconto sono molte le informazioni e le specifiche da tenere sotto controllo, per capire come e quanto si paga: dai bollettini, alle aliquote, fino alle variazioni di proprietà relative agli immobili posseduti.
In vista del primo appuntamento con il pagamento di IMU e Tasi 2015, le due imposte sulla casa tanto temute dai contribuenti, occorre considerare quelli che sono i fattori di maggiori criticità e comprendere quali sono le novità di quest’anno soprattutto riguardo a come e a quanto si paga.
Anche se la tanto auspicata Local Tax che avrebbe dovuto semplificare il comparto delle tasse sulla casa è stata rinviata al 2016 e, quindi, per quest’anno, almeno in teoria, non dovrebbe esserci nulla di invariato, è opportuno considerare gli aspetti più problematici della Tasi 2015 ovvero i bollettini di pagamento, le aliquote e la documentazione delle possibili variazioni negli immobili, proprio in vista della scadenza del 16 Giugno in cui i contribuenti saranno chiamati a pagare il primo acconto della tassa.
Tasi 2015: bollettini di pagamento
Per quanto riguarda la delicata questione dei bollettini di pagamento per la Tasi 2015 è opportuno ricordare che negli scorsi anni, sono state presentate in proposito due norme cofliggenti:
- la legge 147/2013 dove, al comma 689, viene previsto che l’invio di modelli di pagamento debba essere effettuato da parte degli enti che impongono il tributo, quindi da parte dei comuni;
- la legge 89/2014 che introduce delle modifiche al provvedimento precedente, disponendo che i Comuni che impongono il tributo sono tenuti a predisporre in anticipo dei modelli di pagamento precompilati della Tasi 2015, solo su richiesta del contribuente;
In altri termini, in base a quest’ultima norma che è quella vigente, i contribuenti devono tenere presente che solo se effettueranno una specifica richiesta ai comuni, le amministrazioni saranno obbligate a inviare i bollettini a casa. Tuttavia, all’atto pratico, è opportuno ricordare anche che molte amministrazioni non sono attrezzate per questa eventualità, dal momento che lo scorso anno quasi tutti i contribuenti hanno fatto i calcoli da soli. Proprio per questo è opportuno richiedere quanto prima il bollettino di pagamento oppure provvedere autonomamente al calcolo.
Scadenze e Aliquote
Sia per l’IMU che per la Tasi 2015 vengono previste quest’anno due sole scadenze:
- 16 Giugno = Acconto;
- 16 Dicembre = Saldo;
A tal proposito è opportuno ricordare che in base a un accordo tra l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e il Governo è stato prorogato dal 31 Maggio al 30 Luglio il termine ultimo per la presentazione dei bilanci preventivi dei Comuni. Proprio per questo motivo slitterà anche la definizione delle aliquote 2015 per la Tasi, quindi, nella quasi totalità dei casi:
- L’Acconto della Tasi (scadenza di Giugno) dovrà essere pagato utilizzando le vecchie aliquote, valide anche per il 2014;
- Il conguaglio della Tasi, da effettuare con il pagamento della seconda e ultima rata di Dicembre 2015, dovrà essere pagato utilizzando le nuove aliquote;
Per quanto riguarda le aliquote vere e proprie è opportuno ricordare che per il 2015 è stato previsto il blocco degli aumenti, quindi rimane l’aliquota base dell’1 per mille e l’aliquota massima del 2,5 per mille.
Variazioni nelle proprietà degli immobili
In caso di variazioni di proprietà negli immobili posseduti e concessi o presi in affitto (dal momento che la Tasi viene suddivisa in quote differenti tra proprietario dell’immobile e eventuale inquilino), è opportuno ricordare che non sono state fornite ancora disposizioni chiare riguardo ai moduli da utilizzare per la dichiarazione IMU e TASI 2015, con le quali si indicano le eventuali variazioni di proprietà negli immobili posseduti.
A tal proposito i contribuenti che utilizzano comunque un unico modello valido su tutto il territorio nazionale, dovranno aver cura di informarsi presso il Comune di residenza riguardo agli adempimenti per la dichiarazione TASI. Il contribuenti dovrà, in altri termini, accertarsi, in attesa di un provvedimento normativo in materia, se la dichiarazione IMU può essere considerata valida anche per la TASI oppure se, per quest’ultimo tributo, occorre compilare una dichiarazione specifica e differente.
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