Continua nel 2021 la crescita della fruizione dei video online grazie anche al boom di Twitch. In seguito ai cambiamenti dei consumi di contenuti video quale sarà il futuro della TV?
La piattaforme di streaming, capeggiate da Twitch, sono andate incontro ad un vero e proprio boom durante l’anno della pandemia, e anche nel 2021 continuano a far rilevare segni positivi. Il caso più eclatante è senza ombra di dubbio la piattaforma viola di Amazon che continua inesorabile ad essere protagonista di una crescita esponenziale a doppia cifra, tanto che nel secondo trimestre del 2021 sono state registrate 6,2 miliardi di ore viste in piattaforma.
Davanti a questa crescita - che non sembra accennare a rallentare - quale appare essere il futuro della TV tradizionale? Sarà destinata a morire o potrà risollevarsi aggiornando la sua offerta e trasferendosi sulle piattaforme online?
I dati del boom di Twitch e dello streaming online
Complice (anche) la pandemia e i conseguenti lockdown susseguitisi nel corso dei vari mesi, Twitch e lo streaming online hanno registrato un vero e proprio boom negli ultimi mesi. Dovendo rimanere chiusi in casa, sempre più utenti si sono approcciati a questo nuovo tipo di comunicazione a discapito dei canali classici di intrattenimento, come quello televisivo.
Ma a parlare sono proprio i dati: stando al report dalla società di analisi dei dati Stream Hatchet, i primi segnali di crescita dello streaming online si sono palesati già dal 2019 al 2020. Durante questo periodo la piattaforma Twitch ha fatto segnare una crescita delle ore di visualizzazioni del 14%, ma il vero e proprio boom si è avuto tra il 2020 e il 2021 con il passaggio da 3,2 miliardi di ore guardate a 6,3 miliardi durante il primo trimestre del 2021.
La conferma arriva anche da un’indagine condotta dal sito specializzato StreamElements realizzata insieme alla società d’analisi Rainmaker, secondo cui nel secondo trimestre del 2021 Twitch, che ha avuto la crescita maggiore rispetto alle altre piattaforme competitor, ha fatto registrare un totale di 6,2 miliardi di ore viste, segnando un +31% rispetto allo stesso periodo del 2020. Un leggero incremento (pari al 4%) è stato riportato anche dal primo al secondo trimestre del 2021, durante il quale le ore di visite sono state 6 miliardi.
E allora, quale sarà il futuro della TV?
Davanti a questi dati che mostrano una crescita mastodontica dello streaming online le TV sono destinate a morire? Una risposta a questa domanda può essere ritrovata in un’indagine condotta da Sensemaker, società di consulenza nel marketing digitale. Nello studio è stata evidenziata una crescita significativa nel 2020 del consumo di video rispetto all’anno precedente, soprattutto in corrispondenza delle fasi di lockdown, ossia marzo-aprile e ottobre-dicembre. E il tempo trascorso davanti a piattaforme digitali è stato nettamente superiore a quello trascorso davanti la TV tradizionale.
Anche il 2021 si è aperto con una tendenza simile a quella dei mesi precedenti, segnando un +52% per i video digitali e un +11% per TV tradizionale, rispetto allo scorso anno.
Secondo i dati e le proiezioni ad oggi disponibili, la TV sembra andare inevitabilmente verso un lento e graduale declino a discapito dell’online, come dimostra anche il crescente numero di piattaforme e servizi sul web offerti dai palinsesti tradizionali che cercano di risollevarsi andando incontro alle nuove richieste del pubblico di riferimento e fronteggiando i colossi dello streaming.
Dal “Sedicesimo rapporto sulla comunicazione” del Censis, che ha fotografato la percentuale di italiani che usufruiscono delle varie tipologie di TV (digitale terrestre, satellitare, via internet e Mobile) almeno una volta a settimana, appare chiaro che le TV online sono destinare ad aumentare il bacino dei loro utenti, mentre quelle tradizionali stanno facendo segnare delle cifre in negativo già da diversi anni.
Prendendo in considerazione la TV digitale terrestre si è registrato un calo di 8,1 punti percentuali dal 2016 al 2019, passando dal 95,5% all’87,4%. Un lieve calo del 2,3% è stato registrato anche per la TV satellitare nello stesso periodo. Per quanto riguarda le TV connesse, i dati hanno fatto segnare una tendenza opposta: le TV via internet sono cresciute del 10,1% dal 2016 al 2019 passando da 24,4% al 35,5%, ma il vero boom è stato registrato per le Mobile TV che sono passate dall’11,2% del 2016 al 28,2% del 2019, segnando un +17%.
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