Dopo il segno meno registrato nel 2018, nell’attuale esercizio il fatturato della banca di Piazza Gae Aulenti è stimato in aumento. Quali le armi a disposizione dell’istituto guidato da Jean Pierre Mustier?
Incrementare i ricavi. Questo l’obiettivo primario per UniCredit nel 2019 dopo che nell’esercizio che si è da poco concluso l’andamento del giro d’affari ha fatto storcere il naso a più di un operatore.
In calo dell’1,1% a 19,7 miliardi nel 2018, il margine di intermediazione quest’anno è atteso, secondo quanto si legge nella “Lettera al risparmiatore” de Il Sole 24 Ore, a 19,8 miliardi.
Tre le armi a disposizioni per spingere il margine di interesse
Il risultato negativo, che su base “core” è stato limitato allo 0,4%, è stato innescato dalla contrazione registrata dai proventi da negoziazione (che ha finito per annullare l’incremento dei ricavi commerciali).
Se da un lato, riporta Il Sole, la banca punta a ridurre la volatilità del margine d’intermediazione, dall’altro non può sottostimare l’andamento del margine d’interesse.
Tre le armi a disposizione dell’istituto guidato da Jean Pierre Mustier: i volumi dei prestiti, visti in aumento a 444 miliardi di euro, i tassi alla clientela, che dovrebbero proseguire la loro parabola rialzista, e il maggiore rendimento atteso dal portafoglio dei titoli di Stato.
Gli effetti negativi dovuti alla recessione tecnica del nostro Paese dovrebbero essere limitati dalla diversificazione geografica del gruppo.
Lato costi, nel 2018 gli oneri operativi sono risultati di 10,68 miliardi, -5,6% rispetto a 12 mesi prima. Nell’anno corrente il trend dovrebbe confermarsi in calo con un totale stimato a 10,4 miliardi.
Serve sviluppo, new business
Secondo l’inserto del Corriere della Sera, l’Economia, Mustier «prepara la squadra per il nuovo triennio, ridisegnando gli equilibri interni e guardando ai ricavi».
“Il taglio del rischio non basta più […] e neppure la massiccia riduzione dei costi del personale […] serve sviluppo, new business”.
Azioni UniCredit in evidenza
Con il Ftse Mib di poco sopra la parità a 21.114,05 punti (+0,17%), le azioni UniCredit in corrispondenza del giro di boa passano di mano a 11,478 euro, +0,86% rispetto al dato precedente. Decisamente positivo negli ultimi tre mesi (+15,9%), il saldo delle azioni UniCredit è negativo per oltre trenta punti percentuali nel confronto con il marzo 2018.
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