La Banca Centrale Europea ha pubblicato i verbali della riunione di aprile scorso: cosa è emerso dalle minute?
Verbali BCE in primo piano: cosa hanno svelato le minute dell’ultimo incontro di aprile?
In un momento cruciale per l’economia globale, in cui si intrecciano le rassicurazioni della Fed sui sostegni alla ripresa - e su tassi ancora bassi - e i timori di un’impennata inflazionistica, l’Eurotower ha alzato il velo sulla riunione del 22 aprile.
Dai verbali BCE nessuna grande sorpresa: nel breve periodo l’Eurozona resta osservata speciale, tra vaccinazioni a rilento e timori sui contagi. Il balzo è previsto nel secondo trimestre.
Cosa hanno svelato i verbali BCE dell’incontro di aprile?
In attesa di una aggiornata valutazione nel meeting di giugno, le minute BCE sull’incontro di aprile non hanno svelato grandi sorprese.
L’analisi economica dell’Eurozona è stata così sintetizzata:
“...Le prospettive economiche a breve termine sono rimaste offuscate dall’incertezza sulla recrudescenza della pandemia e sull’introduzione di campagne di vaccinazione. Guardando al futuro, i progressi nelle campagne di vaccinazione e il previsto allentamento graduale delle misure di contenimento hanno sostenuto l’aspettativa di una ferma ripresa dell’attività economica nel corso del 2021. L’inflazione è aumentata negli ultimi mesi a causa di alcuni fattori idiosincratici e temporanei e di un aumento inflazione dei prezzi dell’energia. Allo stesso tempo, le pressioni sui prezzi sottostanti sono rimaste contenute in un contesto di notevole debolezza economica e domanda ancora debole.”
I verbali BCE hanno ribadito che resta intatta la politica monetaria accomodante, con l’uso del PEPP senza limitazioni, con flessibilità e secondo un ritmo di acquisto più accelerato.
Il tutto, per mantenere le condizioni finanziarie favorevoli e lasciare all’incontro di giugno la valutazione approfondita su tutti i parametri e indicatori economici.
Le minute BCE hanno sottolineato quanto sia importante il comportamento dei consumatori per rilanciare la domanda, che per ora resta incerta, e come sia da osservare la vulnerabilità del mondo del lavoro.
Infine, anche dalla Banca Centrale Europea è stato evidenziato il ruolo del NextGenerationEU: deve essere attivato senza ritardi e in modo efficace, con piani nazionali credibili. Il suo impatto sulla crescita dell’Eurozona, infatti, sarà rilevante:
“I Governi dovrebbero essere incoraggiati ad accelerare il ritmo di attuazione, che è stato considerato più importante sostegno fiscale per entità. Ciò consentirebbe al programma Next Generation dell’UE di contribuire a una ripresa più rapida, più forte e più uniforme e aumenterebbe la resilienza economica e il potenziale di crescita delle economie degli Stati membri, sostenendo così l’efficacia della politica monetaria nell’area dell’euro”
I verbali BCE così riassunti hanno fatto chiarezza sull’incontro di aprile 2021, in attesa del meeting di giugno che si preannuncia di vitale importanza.
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