Allarme criptovalute: questi 76 token sono illegali

Flavia Provenzani

11 Maggio 2023 - 15:47

Secondo l’autorità finanziaria degli Stati Uniti, sono 76 le criptovalute ritenute illegali, poiché rientranti nella categoria «titoli», per cui è necessaria la registrazione.

Allarme criptovalute: questi 76 token sono illegali

Il settore delle criptovalute continua ad essere dentro l’occhio del ciclone. La Sec - controparte statunitense della nostra Consob - sembra sempre più motivata a distruggere il mondo crypto, tanto da arrivare a definire «illegali» 76 criptovalute ad oggi.

La lotta della SEC contro le criptovalute

(Ancora) cattive notizie per le criptovalute. Secondo quanto riportato in un approfondimento del Wall Street Journal pochi giorni fa, la SEC ha riferito che ben 76 criptovalute sono titoli non registrati, in altre parole «illegali», poiché non possono essere scambiati in base all’odierna legislazione finanziaria statunitense.

Tra le criptovalute inserite nella lista dei token illegali troviamo nomi familiari che l’autorità ritiene possano essere dannosi per i propri utenti. Se per alcuni può essere una preoccupazione comprensibile quella rivolta nei confronti di TerraUSD o FTT, l’inserimento nell’elenco delle ben note criptovalute Ripple e Dash lascia a dir poco perplessi.

È dal 2017 che la SEC ha inaugurato la sua battaglia contro le criptovalute. La Securities and Exchange Commission, infatti, sostiene di avere l’autorità di supervisionare molte monete digitali e gli exchange che permettono il loro scambio.

La SEC può regolamentare solo le monete digitali classificate come titoli (securities, in inglese), categoria a cui appartengono anche asset come bond e azioni. Secondo Gary Gensler, presidente della SEC, la maggior parte delle criptovalute rientra in questa categoria, un aspetto che porta ad asserire che molti token crittografici sono distribuiti illegalmente. Negli Stati Uniti, i titoli possono essere venduti al pubblico solo se registrati presso la SEC e se le loro emittenti forniscono tutte le dovute informazioni. La vendita senza registrazione rende l’emittente responsabile della violazione della legge statunitense sulla protezione degli investitori.

Dal 2017, la SEC e i tribunali statunitensi la lista di criptovalute considerate «titoli» ha raggiunto quota 76 token.

Il nodo degli exchange di criptovalute

Molte delle criptovalute ritenute «illegali» dall’autorità statunitense sono quotati su diversi exchange, un’evidenza che prefigura dei possibili nuovi attacchi nel prossimo futuro dei confronti delle società specializzate nello scambio e nella commercializzazione di crypto. Molti altri exchange potrebbero essere presi di mira e messi sotto verifica, come accaduto recentemente a Binance e Kraken.

Nello scenario peggiore, agli exchange potrebbe essere vietata l’attività negli Stati Uniti poiché accusati di favorire lo scambio di asset illegali e di mettere a rischio i soldi degli investitori.

Allarme per Ripple

La decisione della SEC potrebbe avere un impatto significativo su Ripple, in particolare alla luce dei procedimenti legali che la vedono contrapporsi con il regolatore statunitense ormai da tre anni. Se XRP dovesse essere ritenuta ufficialmente illegale, la SEC potrebbe interrompere il procedimento e dichiarare definitivamente Ripple colpevole.

Prendendo come riferimento il valore totale in circolazione, Ripple, venduta da Ripple Labs, è criptovaluta più grande tra quelle etichettate come «titolo» dalla SEC.

La SEC accusa Ripple, il CEO Brad Garlinghouse e il co-fondatore Chris Larsen di aver violato le leggi statunitensi sui titoli vendendo XRP senza prima averlo registrato presso l’autorità di regolamentazione.

Guardando il bicchiere mezzo pieno, però, notiamo come le grandi criptovalute come Bitcoin ed Ethereum non siano sotto indagine, il che rende legittimo continuare ad usarle liberamente. Tuttavia, per molti è solo una questione di tempo prima che la SEC sfoderi un attacco anche su re e regina del mondo crypto.

Tuttavia, il fatto che la SEC sia così attiva nel tentativo di regolamentare il mercato fa auspicare che siano in arrivo dei cambiamenti sostanziali per il settore. Grazie ad un ambiente maggiormente regolamentato, infatti, il mondo corporate potrebbe finalmente abbracciare il settore e iniziare a sfruttare le sue immense potenzialità.

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