In Italia sono 54 mila gli adolescenti reclusi nelle loro stanze. I dati di un nuovo studio, il primo a fornire una stima quantitativa dei ragazzi che vivono in disparte nel nostro Paese.
Uno dei fenomeni più inquietanti che sta prendendo sempre più piede negli ultimi anni, grazie anche all’abuso dei dispositivi tecnologici, è quello dei ragazzi Hikikomori, dal giapponese “stare in disparte”: consiste nel chiudersi nella propria stanza, passando il tempo su internet o a giocare ai videogame, fuggendo quindi dal mondo reale per quello virtuale.
Il fenomeno è nato nel Sol Levante negli anni Ottanta e dal decennio successivo si è diffuso anche in America e in Europa. Italia compresa. Sono giovani, spesso giovanissimi, che all’improvviso smettono di uscire di casa, di frequentare scuola e amici. Si chiudono nelle proprie stanze e limitano al minimo i rapporti anche coi familiari più stretti, mantenendo i contatti col mondo prevalentemente attraverso internet.
Chi sono gli Hikikomori
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