Il titolo capitanato da Alessandro Profumo è in evidenza a Piazza Affari in attesa dei conti 2018. Quadro tecnico a favore dei compratori, ma un livello statico potrebbe ostacolare ulteriori rialzi
Leonardo si attesta a 8,64 euro a Piazza Affari, in flessione dello 0,92%. Gli investitori oggi monitoreranno attentamente il titolo in vista della pubblicazione dei conti 2018.
Leonardo, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dopo il rialzo messo a segno dai minimi registrati il 15 gennaio a 7,47 euro i corsi hanno testato più volte nel corso di febbraio la resistenza statica a 8,958 euro lasciata in eredità dal massimo registrato il 3 dicembre 2018.
In prossimità di questa resistenza statica i corsi hanno evidenziato una netta perdita di momentum, come segnalato dall’oscillatore RSI settato a 14 periodi che continua a segnare massimi e minimi decrescenti dal massimo di swing segnato il 6 febbraio scorso.
Una price action come quella che si è sviluppata nell’ultimo mese e mezzo solitamente indica che un movimento correttivo è alle porte. La serie di massimi arrotondati in prossimità del livello orizzontale precedentemente menzionato disegna infatti una figura di rouding top, notoriamente dalle implicazioni ribassiste.
La tendenza rialzista di medio periodo rimane comunque intatta con i prezzi che hanno messo a segno un primo rimbalzo venerdì scorso a contatto con la media mobile semplice a 50 giorni, ora transitante a 8,41 euro.
Tuttavia, prima di implementare qualsiasi strategie long sarà importante attendere una rottura dei massimi di seduta. Altro ostacolo per i corsi nel caso la resistenza statica sia violata è la media mobile semplice a 200 giorni, ora transitante a 9,105 euro.
Strategie operative su Leonardo
Elaborazione Ufficio studi di Money.it
La tendenza di medio periodo favorirebbe l’implementazione di strategie long, ma la vicinanza della resistenza orizzontale non consente un rapporto di rischio/rendimento adeguato, per questo motivo, in caso di acquisto, sarebbe opportuno spostare lo stop loss a breakeven, in modo da tutelarsi nel caso i prezzi dovessero invertire velocemente in prossimità della resistenza statica.
La strategia verrebbe quindi validata alla rottura dei massimi di seduta a 8,768 euro, mentre lo stop loss potrebbe essere collocato a 8,532, minimi registrato ieri.
Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere collocato in prossimità della media mobile a 200 giorni, ora transitante a 9,105 euro.
Un target finale potrebbe essere collocato sul livello tondo a 9,50 euro.
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