La struttura tecnica della quotata farebbe privilegiare l’implementazione di strategie rialziste. Le indicazioni di momentum, tuttavia, inducono cautela
Le azioni Tenaris proseguono per la via del rialzo a Piazza Affari, attestandosi al momento della scrittura a 12,50 euro.
La struttura tecnica della quotata rimane impostata al rialzo, nonostante le quattro candele negative consecutive registrate dal 25 marzo.
Tenaris, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dai minimi segnati a fine dicembre 2018 i corsi hanno infatti disegnato un modello di massimi e minimi crescenti, dapprima superando la media mobile a 50 giorni con la candela marubozu registrata il 25 gennaio e successivamente violando il livello orizzontale a 12,56 euro con le sedute del 21 e del 22 marzo.
Questo livello statico conta i minimi segnati il 14 febbraio e il 26 ottobre scorsi. Un elemento tecnico molto importante che demarca le forze rialziste da quelle ribassiste nel medio periodo.
Importante notare che il recente movimento ribassista sia partito proprio a contatto della media mobile semplice a 200 giorni, testata a seguito dell’ultimo impulso rialzista.
Di vitale importanza per i compratori è la tenuta del supporto statico di breve periodo a 12,28 euro, lasciato in eredità dai massimi segnati il 22 febbraio scorso. Una rottura di questo livello e del successivo supporto dinamico rappresentato dalla trendline ascendente che conta i principali minimi della tendenza in atto da fine dicembre 2018, comprometterebbe l’attuale struttura rialzista.
La rottura di questo livello a 12,00 euro, unita alla divergenza evidenziata dall’oscillatore RSI settato a 14 periodi, potrebbero indicare che un movimento correttivo è imminente. Quindi, anche se la struttura tecnica favorisce i compratori, sarà importante monitorare l’area attorno ai 12,00 euro, che se violata, cambierebbe nettamente la polarizzazione a favore delle forze ribassiste.
Strategie operative su Tenaris
Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Alla luce della struttura tecnica di Tenaris si potrebbero privilegiare strategie di matrice rialzista.
In particolare la rottura del massimo segnato nella seduta del 27 marzo scorso a 12,68 euro darebbe il via ad operazioni long.
Lo stop loss potrebbe essere collocato poco al di sotto dei minimi segnati ieri, più precisamente a 12,20 euro.
Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere collocato in prossimità dei massimi di periodo a 13,23 euro, mentre un target finale in area 14,00 euro.
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