I prezzi del metallo giallo proseguono al ribasso avvicinandosi nuovamente in prossimità dei livelli supporti di breve termine. Ecco le strategie operative secondo l’analisi tecnica
Le quotazioni dell’oro spot proseguono al ribasso, avvicinandosi sempre di più ai livelli statici di breve periodo.
La struttura tecnica favorisce ancora l’implementazione di strategie rialziste che verrebbero invalidate solo con una chiusura – idealmente sui minimi – al di sotto di un livello dinamico di lungo periodo.
XAU/USD, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Negli scorsi giorni, le quotazioni dell’oro sono state vittima di una serie di vendite che le ha portate al test della trendline che collega i minimi del 16 agosto a quelli del 13 novembre 2018, ora transitante a 1.273,50 dollari l’oncia.
Da qui i prezzi hanno dapprima evidenziato una ripresa di vigore delle forze rialziste con il rimbalzo che ha portato i corsi ad attestarsi – al momento – a 1.276,58 dollari l’oncia.
Nel lungo periodo la tendenza rimane ancora orientata al rialzo, con i corsi che rimangono al di sopra della trendline ascendente di lungo periodo precedentemente menzionata.
Inoltre, anche a livello algoritmico si può osservare che i prezzi rimangono ancora sopra alla media mobile semplice a 200 giorni, la quale transita al momento a 1.260 dollari.
Per il momento quindi la serie di massimi e minimi decrescenti che si è sviluppata dal 20 febbraio scorso potrebbe essere considerata come un’ampia figura correttiva della tendenza rialzista partita dai minimi segnati ad agosto 2018 a 1.160 dollari l’oncia.
Il ritorno dei prezzi in prossimità di questo livello dinamico potrebbe quindi favorire l’implementazione di strategie rialziste, nel caso di una rottura degli attuali massimi di seduta, ora a 1280,37 dollari l’oncia.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su XAU/USD
Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Vista la struttura tecnica dell’oro si potrebbero implementare strategie long alla rottura di 1.280,37 dollari, con stop loss collocabile poco al di sotto dei minimi del minimo della candela impulsiva rialzista registrata il 23 maggio scorso, più precisamente a 1.272,50 dollari. Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere collocato a 1.300 dollari, mentre un target più ambizioso a 1.324 dollari l’oncia, prossima resistenza significativa.
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