Assegno unico universale, verso un nuovo aumento nel 2024: il governo valuta un potenziamento delle maggiorazioni, così da tendere la mano alle famiglie più numerose.
Nel 2024 cambiano (ancora) gli importi dell’Assegno unico universale (Auu): da una parte per l’adeguamento già programmato con il costo della vita, dal quale potrebbe risultarne un incremento del 5,4% (oltre all’adeguamento delle soglie Isee), dall’altra l’introduzione di nuove maggiorazioni da parte del governo Meloni.
Di fatto si ripeterebbe quanto già fatto a gennaio scorso, quando alla rivalutazione si sono aggiunte delle nuove maggiorazioni: ad esempio è stato incrementato del 50% l’importo dell’indennità forfettaria spettante ai nuclei con almeno 4 figli a carico, passata quindi da 100 a 150 euro, come pure è stata introdotta la maggiorazione del 50% per i primi 12 mesi di vita del figlio (o per i primi 36 mesi nel caso di famiglie con almeno 3 figli).
A tal proposito, per la legge di Bilancio 2024 il governo avrà a disposizione circa 1 miliardo di euro per l’approvazione di un “pacchetto famiglia”: l’obiettivo dichiarato è approvare misure che possano incentivare le nascite, ai minimi storici in Italia.
Si andrà quindi in direzione di un nuovo aumento dell’Assegno unico: a beneficiarne saranno perlopiù le famiglie numerose, come pure quelle che hanno figli molto piccoli. Ma non sono da escludere novità per i maggiorenni.
Come aumenta l’Assegno unico universale per le famiglie numerose
Per l’Assegno unico universale è già previsto un aumento dell’importo: merito dell’inflazione il cui valore medio per quest’anno dovrebbe essere pari al 5,4%. Degli importi generati dalla rivalutazione delle pensioni ne abbiamo già parlato (qui le cifre stimate): quel che interessa adesso è capire in che modo il governo interverrà per incrementare ancora gli importi a sostegno delle famiglie.
Nel dettaglio, così come nel 2023, il governo dovrebbe tendere la mano alle famiglie più numerose, con l’obiettivo di rendere l’assegno più pesante per i nuclei con almeno tre figli (per i quali si valuta anche una reintroduzione delle detrazioni).
In particolare, non si esclude un intervento sulle maggiorazioni già introdotte lo scorso anno potenziando le percentuali suddette: non più, quindi, un incremento del 50% per i figli più piccoli, ma del 60% o 70% a seconda di quelli che saranno i costi della misura (e le risorse a disposizione). Ad esempio, considerando un importo massimo che grazie alla rivalutazione potrebbe arrivare a 100 euro mensili, con la maggiorazione ne risulterebbe non un incremento di 50 euro come oggi bensì di 60 o 70 euro mensili.
Lo stesso potrebbe valere per la maggiorazione forfettaria riconosciuta ai nuclei con almeno 4 figli a carico (pari a 150 euro oggi) che potrebbe salire di qualche altra decina di euro, oltre poi alla possibilità che possa essere estesa anche alle famiglie con soli 3 figli a carico.
Come aumenta l’Assegno unico universale per i maggiorenni
C’è poi una seconda soluzione a cui sta pensando il Governo: togliere il limite dei 21 anni dall’Auu spettante ai figli maggiorenni che continuano a essere a carico e che soddisfano almeno una delle seguenti condizioni:
- frequentano un corso di formazione scolastica o professionale, ovvero un corso di laurea;
- svolgono un tirocinio ovvero un’attività lavorativa e possieda un reddito complessivo inferiore a 8mila euro annui;
- sono registrati come disoccupati e in cerca di un lavoro presso i servizi pubblici per l’impiego;
- svolgono il servizio civile universale.
Una novità utile per andare incontro alle esigenze di quelle famiglie che ancora mantengono i figli, specialmente nel caso di coloro che si fanno carico dell’istruzione universitaria e post universitaria. Ovviamente una tale estensione a tutti i maggiorenni comporterebbe l’addio alle detrazioni, oggi riconosciute ai figli che hanno compiuto i 21 anni di età.
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