Cosa succede e cosa si rischia in caso di assicurazione auto non pagata? Tra sanzioni e conseguenze, più o meno gravi, facciamo chiarezza.
L’assicurazione auto è una copertura, anzi, una base fondamentale per garantire la sicurezza stradale e la tutela di automobilisti e terzi. Tuttavia, in alcuni casi, si può verificare il mancato pagamento della polizza, soprattutto da quando il tacito rinnovo è stato abolito per legge - oramai dal lontano 2012. Quindi, più libertà per gli automobilisti, ma anche più responsabilità e attenzione alle scadenze. Cosa accade, infatti, se l’assicurazione auto non viene pagata? Le sanzioni e i rischi sono regolamentati dalla legge ed è importante conoscerli per evitare brutte sorprese.
Assicurazione auto non pagata: cosa succede?
Il mancato rinnovo di un’assicurazione auto dopo la scadenza può avvenire per molteplici motivi. Il primo è sicuramente legato alla dimenticanza e alla disorganizzazione, sebbene una spesa come la polizza dell’automobile personale sia una delle voci che più si fa sentire in materia di bilancio economico familiare.
E, proprio in materia di economia familiare, un altro motivo potrebbe essere proprio quello della caccia al risparmio, la necessità di strappare il preventivo più basso possibile, che spesso fa la differenza quando si sta per rinnovare un’assicurazione. In tal senso, in aiuto arrivano i comparatori di preventivi e offerte di settore. Ad esempio su Facile.it è possibile stipulare in pochi clic la propria assicurazione auto online, cercando tra le varie proposte delle compagnie assicurative quella più economica per la propria situazione specifica, anche prima della scadenza della copertura.
Discorso diverso, invece, per chi deve vendere un’auto, rottamarla o demolirla. In questi casi, il ritardo nel pagamento della polizza - o il non pagamento - è condizionato da altri fini. Ma non senza rischi. Sì, perchè quando si tratta di mancato pagamento dell’assicurazione auto, per qualsiasi motivo, le conseguenze possono essere gravi, non solo per le sanzioni annesse. In soccorso arriva la tolleranza di 15 giorni; dopo la data di scadenza della polizza, infatti, vi sono 15 giorni di tempo per scegliere un nuovo contratto, senza per questo perdere la garanzia della RC Auto. Sia chiaro, la tolleranza viene garantita solo sulla Responsabilità Civile e non su altre coperture o premi e vale esclusivamente per le polizze annuali, indipendentemente dal pagamento più o meno dilazionato.
Assicurazione pagata in ritardo: sanzioni e conseguenze
Trascorsi i 15 giorni di tolleranza, nel caso di un incidente con l’assicurazione scaduta, il conducente si trova in una situazione delicata. Senza copertura assicurativa, dovrà affrontare personalmente i danni materiali e le spese mediche, oltre a possibili azioni legali. La RC Auto è un elemento cruciale in queste situazioni, poiché copre i danni causati a terzi, garantendo una protezione finanziaria essenziale, non solo personale ma anche per la comunità.
L’articolo 193 del Codice della Strada è molto chiaro su questo. Per poter circolare, ogni veicolo deve essere coperto da polizza assicurativa RC. In caso contrario, arriva la sanzione amministrativa: si parte da 866 euro fino a un massimo di 3464 euro. Inoltre, se si reitera per due volte in due anni nella stessa infrazione, l’importo della sanzione può essere raddoppiato, con il rischio ulteriore di vedersi sospesa la patente fino a due mesi. In situazioni estreme, la legge italiana prevede persino la possibilità di sequestrare il veicolo nel caso in cui l’assicurazione non sia stata regolarmente pagata. Il sequestro è un atto formale che impedisce la circolazione dell’auto fino a quando la situazione non viene regolarizzata.
D’altronde, agli occhi della legge un’assicurazione non pagata o scaduta equivale a un’assicurazione assente. Il pagamento in ritardo della RC Auto - sempre oltre il periodo di tolleranza, ovviamente - può comunque garantire un ammorbidimento della sanzione. Infatti, la contravvenzione viene ridotta se l’intestatario procede alla demolizione del veicolo entro un mese dalla accertata violazione o se, lo stesso, stipula una nuova polizza, comunque entro e non oltre 30 giorni dalla scadenza del precedente contratto.
Mancato pagamento di una o più rate dell’assicurazione auto: c’è differenza con la scadenza?
Quando si tratta del mancato pagamento di una rata dell’assicurazione auto, è essenziale distinguere tra diverse situazioni. Nel caso di un’assicurazione annuale a rate, la mancata copertura si verifica solo se il pagamento dell’intera polizza non è avvenuto entro la scadenza complessiva. Se, invece, si tratta del mancato pagamento di una singola rata, il contratto potrebbe essere sospeso fino a quando il pagamento non viene regolarizzato.
Chi sceglie un pagamento dilazionato (solitamente 2 rate di 6 mesi, oppure con pagamento mensile), infatti, oltre alla scadenza del periodo assicurativo deve anche controllare le deadline delle rate intermedie. Solo in questo modo si può evitare la sospensione, che solitamente dura fino al giorno successivo a quello in cui il contraente paga quanto dovuto, considerando che la polizza non è mai retroattiva.
Tuttavia, è importante verificare le condizioni specifiche di ogni singola assicurazione, poiché alcune compagnie potrebbero adottare politiche diverse. In generale, la mancata regolarizzazione del pagamento può comportare penali finanziarie e, nel caso persistano i ritardi, l’annullamento della polizza.
Ovviamente, si rischiano anche sanzioni e confische. La legge italiana stabilisce chiaramente che l’assicurazione auto deve essere costantemente aggiornata e valida per circolare legalmente. Pertanto, è fondamentale per gli automobilisti rispettare le scadenze di pagamento e mantenere la propria assicurazione in uno stato regolare, anche se l’auto in possesso non circola. Dallo scorso 23 dicembre 2023, difatti, è scattato l’obbligo di copertura assicurativa anche per i veicoli fermi. Quindi, se possiedi un veicolo con assicurazione scaduta che tieni in un posto auto privato, in garage o in un altro luogo chiuso e non pubblico, il rischio di incorrere in sanzioni o conseguenze penali e amministrative è comunque presente.
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