Intesa Sanpaolo o Unicredit? Ecco chi avrà i maggiori benefici dagli utili trimestrali delle banche americane attese nei prossimi giorni. Investiamo con i Turbo Certificates di BNP Paribas.
Le banche italiane, come Intesa Sanpaolo e Unicredit, potrebbero beneficiare della nuova stagione degli utili nel secondo trimestre del 2023. I mercati sono ottimisti dopo i risultati eccezionalmente buoni del primo trimestre, che hanno superato le aspettative e hanno portato a rendimenti elevati sugli indici. Tuttavia, c’è il rischio di una potenziale delusione, poiché l’impatto dei tassi di interesse più alti richiede tempo per manifestarsi completamente, da pochi mesi fino a 1-2 anni. Nei prossimi mesi si potrà valutare se l’aumento dei tassi ha iniziato a ridurre la liquidità delle imprese. Per le banche, l’aumento dei tassi può comportare una crescita dei margini di profitto.
Le previsioni indicano che nel terzo trimestre del 2023 l’utile netto medio delle società S&P 500 dovrebbe crescere dello 0,3% su base annua. La crescita per il settore bancario potrebbe però essere maggiore. Le prime banche a pubblicare i risultati del secondo trimestre sono JPMorgan Chase & Co., Citigroup Inc. e Wells Fargo & Co. Secondo gli analisti, l’aumento dei tassi di interesse dovrebbe sostenere i ricavi delle banche derivanti dagli interessi, compensando la debolezza nelle divisioni di investment banking e trading. Si prevede un aumento significativo del 13,2% nei ricavi totali del settore bancario. Tuttavia, è importante considerare che l’aumento dei ricavi non sempre si traduce in maggiori profitti, poiché i margini delle banche sono limitati dal trasferimento dei risparmi per ottenere migliori interessi sui depositi.
Quali effetti ci potrebbero essere sulle banche italiane? Meglio puntare su Intesa Sanpaolo o su Unicredit?
Per rispondere a questa domanda ci affidiamo alle raccomandazioni degli analisti. Di recente, Morgan Stanley ha alzato il target price su Unicredit da 27 a 28 euro. Su Intesa Sanpaolo, invece, gli analisti di Exane hanno ribadito la raccomandazione «outperform» sul titolo e hanno aumentato il prezzo obiettivo del 3% a 3,2 euro, aumentando le stime di utile per azione del 2% per il 2023 e del 5% per il 2024. Anche Goldman Sachs punta su Intesa Sanpaolo, confermando l’invito ad acquistare e alzando il target price da 3,7 a 3,75 euro, con un potenziale di crescita superiore al 55% rispetto alle attuali quotazioni a Piazza Affari.
La nostra strategia con un Turbo Unlimited Certificates di BNP Paribas sarà dunque riferita a Intesa Sanpaolo: analizziamo i livelli di supporto e resistenza secondo l’analisi tecnica.
Analisi tecnica azioni Intesa Sanpaolo: strategie operative
Le azioni Intesa Sanpaolo evidenziano una serie di minimi e massimi crescenti a partire da fine maggio. La rottura di area 2,45 permetterebbe al titolo di accelerare verso obiettivi in prima battuta a 2,50-2,52 euro, poi fino a 2,60 euro, massimi toccati nel primo trimestre. Una vittoria anche su questo limite sposterebbe il target a 2,75 circa, per il test della trend line che scende dai massimi del 2015. Nella direzione opposta, discese sotto 2,32 metterebbero in serio pericolo lo scenario rialzista appena descritto, preludendo all’avvio di una fase di debolezza che potrebbe proseguire fino al test dei supporti a 2,22 e 2,15 euro.
Intesa Sanpaolo, grafico giornaliero. Fonte: TeleTrader
Sintetizziamo di seguito i livelli da monitorare per la nostra strategia:
Trigger: oltre 2,45 euro
Primo target: 2,52
Secondo target: 2,60
Stop loss: 2,40 euro
Intesa Sanpaolo: strategia long con i Turbo Unlimited Long Certificate di Bnp Paribas
Nell’ipotesi di una strategia «long» su Intesa Sanpaolo interveniamo oltre 2,45 euro per target a 2,52 e 2,60 euro, con stop loss localizzato a 2,40 euro.
Per questa strategia, si adatta il certificato Turbo Long di Bnp Paribas con ISIN NLBNPIT1L802 e leva 5,00.
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