Dopo le limitazioni allo staking da parte della SEC su Kraken e le imposizioni del NYDFS a Paxos riguardo BUSD, molti trader si domandano come potrebbe reagire il prezzo di Bitcoin nel medio periodo.
Il mondo delle criptovalute si trova nuovamente costretto a dover affrontare una serie di pessime vicende che potrebbero comportare un’ulteriore correzione del mercato. A differenza della faccenda FTX, questa volta le autorità di regolamentazione hanno deciso di agire preventivamente imponendo nuove limitazioni ai principali player del settore.
Cosa sta accadendo al mondo crypto?
L’attacco arriva direttamente dalla SEC e dal dipartimento dei servizi finanziari dello Stato di New York (NYDFS) e mira a limitare l’utilizzo improprio di strumenti di security nel settore crypto. Recentemente la Securities and Exchange Commission ha accusato Kraken di non aver registrato il suo prodotto «staking-as-a-service». Kraken si è accordata con la SEC pagando $30 milioni di sanzioni trovandosi costretta ad interrompere l’erogazione di quel servizio finanziario negli Stati Uniti.
Questo ha causato un forte malcontento fra i principali attori e società del settore e secondo il CEO di Coinbase Brian Armstrong la SEC vorrebbe addirittura eliminare lo staking di criptovalute negli Stati Uniti per i clienti al dettaglio. Questa azione rappresenta una forte limitazione al business criptovalutario in quanto lo staking è uno dei servizi focali dei CEX e della quasi totalità delle piattaforme DeFi. A contribuire alle recenti difficoltà, il NYDFS ha recentemente obbligato la società Paxos d’interrompere la coniazione di BUSD, la stablecoin di Binance (asset centrale per l’attività di trading su Binance). Ciò che preoccupa in questo caso è il fatto che in futuro Paxos potrebbe essere soggetto a ulteriori limitazioni che potrebbero affossare ulteriormente il settore della finanza alternativa.
Cosa aspettarsi dal prezzo di Bitcoin?
Bitcoin non sembra aver reagito in maniera particolarmente negativa a questo attacco da parte delle autorità di regolamentazione. Questo significa che il settore non ha letto queste informazioni in maniera così negativa come invece è stato fatto da molti altri analisti. Il prezzo è sceso di circa il 6% rispetto i massimi del 2023, poco prima della resistenza di periodo, in corrispondenza dell’inizio dei flussi negativi di notizie. Allo stesso modo, onchain non si notano particolari deflussi di capitali dal settore, né da Binance e né da altri rinomati CEX.
Alcuni esperti pensano che le recenti cattive notizie non abbiano impattato sul prezzo dei crypto asset perché le sanzioni e le limitazioni riguardano prevalentemente gli exchange che operano sul territorio statunitense e non gli operatori degli stessi. Ciò che potremo notare è quindi un’importante migrazione di capitali in direzione di territori con regolamentazioni meno restringenti. L’analisi di sentiment mostra ancora un clima positivo fra i retail e le stime derivanti dal consensus propongono l’inizio di uno scenario laterale-rialzista per Bitcoin e l’intero settore decentralizzato.
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