Il prezzo di Bitcoin ha reagito con forza al supporto dei 18.000 dollari a seguito della fuoriuscita dei dati sull’inflazione statunitense. Dove andrà il prezzo adesso?
La fuoriuscita dei dati sul CPI americano ha portato moltissima volatilità sui mercati finanziari. Pochi istanti dopo la comunicazione, i futures sui principali indici azionari statunitensi hanno preso una forte direzione ribassista per poi invertire la rotta beffeggiando tutti i trader short. Come da consuetudine, il DAX e gli altri indici europei hanno emulato la caduta superando ampiamente i minimi di giornata per poi dar vita a un’inversione di tendenza.
Bitcoin non si è certo tirato indietro: la forza dei buyers ha vinto contro la ferocia dei seller e il prezzo si è rimangiato tutto il crollo causato dalla reazione istantanea dei mercati borsistici a seguito della comunicazione dei dati sull’inflazione statunitense.
Da quel momento sembra essere iniziato un nuovo trend ascendente per la quotazione del Bitcoin. Cosa aspettarsi ora?
Bitcoin, l’andamento di fondo è laterale
L’andamento tecnico di Bitcoin risulta essere laterale. Il prezzo è circoscritto in un range che va da massimi posizionati sulla soglia da $25.000, ai minimi della zona dei $18.000. L’andamento grafico è rinchiuso in un intervallo tecnico di 40 punti percentuali da ormai quattro mesi dalla quale non sembra affatto intenzionato a uscire.
Ciò non significa che i trader abbiano interrotto la loro operatività:
la fascia di prezzo interna al livello dei $21.000 e i $18.000 è ricca di volumi.
Il numerario dei $20.000 rappresenta infatti un “Point Of Control” (POC) chiarissimo e ogni volta che il prezzo raggiunge quella soglia si crea il pretesto per dare inizio a forti movimenti direzionali di continuazione o inversione del trend.
Quali scenari futuri per Bitcoin?
Il livello dei $20.000 rappresenta un primo scoglio psicologico e volumetrico da dover superare. Per i trader retail è come se fosse un ponte fra trend rialzista e trend ribassista. Nel mese di novembre le quotazioni di Bitcoin non sono mai riuscite a superare con successo quel livello ma adesso, alla luce dei dati dell’inflazione, siamo nuovamente di fronte a quel bivio.
Una forte rottura dei $20.000 potrebbe significare l’inizio di un nuovo trend rialzista il quale potrebbe esaurirsi sull’estremo alto del range, i $25.000. In questo caso, in gioco ci sarebbe un target price distante circa 25 punti percentuali.
Viceversa, questo potrebbe semplicemente essere un nuovo pretesto per cercare liquidità e zone nella quale liquidare le posizioni. In tal caso i $20.000 potrebbero fungere da resistenza dando vita a un nuovo trend ribassista, magari annesso alla rottura stessa del supporto importantissimo dei $18.000.
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