Bonus tinteggiatura 2025, novità e importi

Nadia Pascale

3 Febbraio 2025 - 10:47

Anche nel 2025 i contribuenti possono ottenere il bonus tinteggiatura, occorre però prestare attenzione agli importi, i limiti e alla documentazione da conservare per evitare brutte sorprese.

Bonus tinteggiatura 2025, novità e importi

Si può ottenere il bonus tinteggiatura nel 2025? Quali sono i limiti e chi sono i beneficiari? Ecco le novità e tutto ciò che c’è da sapere sul bonus tinteggiatura.

I bonus edilizi sono sempre molto interessanti agli occhi dei contribuenti perché consentono di ottenere un buon risparmio di imposta e allo stesso tempo di migliorare la qualità della vita delle persone attraverso soluzioni innovative che spesso migliorano le prestazioni energetiche degli immobili. Nell’ultimo anno ci sono stati pesanti tagli ai bonus edilizi e a farne le spese è stato anche il bonus tinteggiatura che nel 2025 vede il riconoscimento di importi ridotti.
Ma di cosa si tratta e come funziona il bonus tinteggiatura 2025?

Bonus tinteggiatura 2025: cos’è

Il bonus tinteggiatura 2025 ricade nell’ampio spettro di lavori di detrazioni fiscali su manutenzione straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione realizzati su parti comuni di edifici residenziali o di singole unità di qualsiasi categoria catastale.

La misura è prevista dall’art 16 bis del Dpr 917/86 che prevede una detrazione una detrazione dall’Irpef, da ripartire in 10 quote annuali di pari importo, del 36% delle spese sostenute, fino a un ammontare complessivo non superiore a 48.000 euro per ciascuna unità immobiliare.

Tale importo è stato di anno in anno innalzato al 50% con una spesa massima di 96.000 euro. La Legge di Bilancio 2025 ha, invece, riordinato la materia andando a fare dei tagli.
Per la prima casa ma solo fino al 31 dicembre 2025, si può ancora fruire della detrazione al 50%; la detrazione scende al 36% a partire dal 2026.
Per gli immobili non “classificabili” come prima casa l’aliquota è al 36% fino al 31 dicembre 2025, scende al 30% a partire dal 1° gennaio 2026.

Come noto non è più possibile avvalersi della cessione del credito e dello sconto in fattura, ne segue che l’importo viene accreditato in 10 rate annuali di uguale importo sotto forma di sconto Irpef.

Limiti al bonus tinteggiatura 2025

Occorre però prestare molta attenzione, infatti, non sempre quando si tinteggia la propria casa si ottiene il diritto alla detrazione fiscale: l’intervento deve rientrare in un novero più ampio di lavori. Ad esempio, è possibile correlare il bonus tinteggiatura a lavori di installazione ascensori, sostituzione infissi, miglioramento servizi igienici, rifacimento scale e rampe.

La detrazione del bonus tinteggiatura non può essere richiesta per interventi di manutenzione ordinaria, su immobili privati, ad esempio tinteggiare le pareti interne del proprio immobile, senza correlare tale lavoro ad altri interventi, ad esempio sostituzione infissi, non consente di ottenere il bonus tinteggiatura.

Documenti necessari per il bonus tinteggiatura

Per ottenere il bonus tinteggiatura è necessario che i pagamenti siano effettuati con strumenti tracciabili. Inoltre, se l’immobile non è stato ancora censito deve essere stata proposta domanda di accatastamento.

Nel caso in cui i lavori abbiano ad oggetto un condominio è necessaria la delibera dell’assemblea di condominio con la tabella millesimale di ripartizione delle spese.

Per gli interventi effettuati dal detentore dell’immobile, se diverso dai familiari conviventi, occorre la dichiarazione di consenso all’esecuzione dei lavori del possessore dell’immobile.

Tra i documenti necessari per fruire dell’agevolazione ci sono anche le ricevute di pagamento dell’imposta comunale sugli immobili (Imu).

Infine, occorre verificare se per i lavori connessi al bonus tinteggiatura che si vogliono realizzare sono necessarie autorizzazioni, concessioni o altri titoli abilitativi.

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