Carlo Gilardi, chi è l’uomo facoltoso rinchiuso in una Rsa contro la sua volontà?

Giorgia Bonamoneta

13 Novembre 2022 - 18:37

La vicenda di Carlo Gilardi è divenuta nota a tutti dopo l’inchiesta de Le Iene. Chi è l’uomo troppo generoso che è stato rinchiuso in una Rsa contro la sua volontà?

Carlo Gilardi, chi è l’uomo facoltoso rinchiuso in una Rsa contro la sua volontà?

Nel 2020 il programma Le Iene presentavano il dramma di Carlo Gilardi, un uomo rinchiuso in una Rsa contro la sua volontà. Gilardi era stato inserito all’interno della struttura in seguito alla decisione di un giudice e della sua amministratrice di sostegno. Davide Parenti, autore de Le Iene, ne descrisse la storia attraverso un articolo denuncia su Corriere della Sera.

Carlo Gilardi è un uomo di oltre 90 anni, piuttosto facoltoso, che nel pieno delle sue capacità mentali - non è mai stato dimostrato il contrario - è sottoposto da due anni a un ricovero coatto nel reparto psichiatrico di una Rsa. Avvocati e familiari, al momento del prelievo, non erano al corrente del motivo e dell’operazione stessa. L’amministratrice di sostegno, Elena Barra, aveva affermato che Gilardi l’aveva seguita volontariamente, ma la presenza di carabinieri e un ordine del giudice che autorizzava l’uso della Forza pubblica (Carabinieri) per l’accertamento sanitario obbligatorio hanno subito acceso dubbi sulla vicenda.

Sempre secondo Barra il trattamento coatto era stato reso necessario perché Gilardi era “troppo generoso” nei confronti della comunità. L’uomo aveva infatti permesso a chi non aveva la possibilità di pagare un affitto di stare nella propria casa, aveva donato diversi beni immobili e aveva anche donato al Comune un parcheggio e un parco per i bambini. “Troppo generoso” o un tentativo di sfruttare il patrimonio dell’uomo? Questo dubbio proveniva direttamente dalle lettere scritte da Carlo.

Anziano generoso o sfruttato? Ecco chi è Carlo Gilardi

Carlo Gilardi ha una pensione da insegnante, eppure tutta la vicenda che lo circonda sembra essere incentrata su un ricco patrimonio. Infatti Gilardi nel 2017 ha ricevuto una grossa eredità da parte della defunta sorella e questo, in seguito a una serie di notevoli atti di generosità dell’uomo, potrebbe aver attirato l’attenzione di terze persone interessate a mettere mani sul patrimonio.

Una sorella di Gilardi ha così chiesto che l’uomo fosse affiancato da un amministratore di sostegno per gestire il patrimonio ed evitare spese che, al di là della generosità, potevano apparire come frutto di manipolazione. L’uomo non ha mai dato segni di demenza e non ci sono prove nella sua cartella clinica che abbia bisogno di un effettivo controllo, tanto che lui stesso denunciò la precedente amministratrice di sostegno in più occasioni per avergli sottratto dei soldi.

Sottoposto a una perizia psichiatrica da lui richiesta, Gilardi è risultato “con un pensiero privo di alterazioni”, ma nonostante questo è stato trasportato contro sua volontà in una Rsa. Il 21 novembre 2022 si svolgerà il processo a cinque persone accusate di aver raggirato Carlo Gilardi per farsi dare soldi o case, tutte straniere, mentre è ancora silenzio sulle vicende portate alla luce da Le Iene.

Due anni dopo: cosa è successo a Carlo Gilardi?

La storia di Carlo Gilardi ha raggiunto moltissime orecchie, persino quelle di Giorgia Meloni che in Parlamento aveva chiesto spiegazioni sui motivi per i quali si poteva limitare la libertà di un uomo senza una giustificazione valida. A distanza di due anni un amico di infanzia di Girardi è riuscito a entrare di nascosto nella Rsa e a incontrarlo.

L’uomo presenta ancora le capacità cognitive riscontrate dall’ultimo accertamento volontario fatto e in un video registrato dall’amico, prima che è una suora interrompesse lo stesso, Gilardi teme che la decisione di bloccarlo all’interno di una Rsa in maniera definitiva provenga dalla sorella ancora in vita. L’interessamento di terzi, quali giudice e le due ultime amministratrici di sostegno (amiche), è quindi dovuto al patrimonio, dice Gilardi.

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