La tassazione delle criptovalute in Italia è un tema attuale e complesso. Per approfondire e fare chiarezza, abbiamo intervistato Stefano Capaccioli, tra i massimi esperti fiscali del settore.
La tassazione sulle criptovalute in Italia è un tema di grande attualità e, per molti, ancora avvolto da incertezze. Recentemente, si è acceso il dibattito sulla reale aliquota applicabile alle plusvalenze generate dalle operazioni in crypto. È davvero del 26% come comunemente ritenuto, o si tratta di un’interpretazione errata?
Per fare chiarezza, abbiamo invitato Stefano Capaccioli, commercialista e uno dei massimi esperti italiani in materia fiscale applicata alle criptovalute. Capaccioli sostiene che, già oggi, l’aliquota corretta da applicare sarebbe del 12,5%, un dato che cambia radicalmente le prospettive dei contribuenti e degli investitori.
Nel corso della nostra intervista, analizzeremo non solo la situazione attuale, ma anche i possibili scenari futuri, in cui la tassazione sulle criptovalute potrebbe essere elevata fino al 42%. Come si prepara il mercato a queste prospettive? E quali sono le implicazioni pratiche per gli investitori italiani?
Stefano Capaccioli ci guiderà attraverso questi temi, fornendo un’analisi approfondita delle normative attuali e delle prospettive future.
Stefano Capaccioli
Stefano Capaccioli è un dottore commercialista dal 1995 e revisore legale dal 1997, con competenze specialistiche in metalli preziosi, bitcoin, criptovalute, criptoattività, token, finanza decentralizzata e smart contract. Laureato con lode in Economia e Commercio a Firenze, esercita la professione ad Arezzo, offrendo consulenza in ambito tributario, amministrativo e finanziario. È perito tecnico per i Tribunali di Arezzo e Firenze.
Pioniere nell’analisi giuridica delle criptovalute, ha scritto il libro «Criptovalute e bitcoin: un’analisi giuridica» (2015) e curato «Criptoattività, criptovalute e bitcoin» (2021), pubblicando articoli su riviste nazionali e internazionali. Selezionato tra i 30 Esperti del Ministero dello Sviluppo Economico, ha contribuito alla Strategia italiana per Blockchain e registri distribuiti.
Collabora da anni con la Cattedra di Informatica Giuridica dell’Università di Milano, è affiliato al Centro di Ricerca ISLC, e insegna in Master accademici, consolidando il suo ruolo di riferimento nell’evoluzione tecnologico-giuridica.
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