Come ha fatto un dodicenne a guadagnare migliaia di euro con delle balene digitali?

Giorgia Bonamoneta

29/08/2021

Si possono guadagnare centinaia di migliaia di euro grazie a dei disegni digitali? La risposta è sì, grazie a un sistema di proprietà che rende unici i prodotti digitali.

Come ha fatto un dodicenne a guadagnare migliaia di euro con delle balene digitali?

Balene digitali, avete letto bene. Benyamin Ahmed è un giovanissimo programmatore e artista che grazie alla sua collezione, “ Weird Whales”, è riuscito a guadagnare 340 mila euro.

Balene digitali, ripetiamolo un’altra volta. Sì, esiste una forma d’arte digitale - non disegni creati con le tavolette grafiche - chiamata anche crypto art e basata sullo stesso sistema dei Bitcoin. Inizia a diventare più chiaro? Forse no.

E se vi dicessi che si può comprare qualsiasi cosa, il vostro meme preferito, un video su youtube, un post sui social etc ci credereste? Al pari di un’opera d’arte o di un antico vaso, tutto ciò che è in rete può essere acquistato e diventare virtualmente di vostra proprietà, come una balena personalizzata.

Dal sistema blockchain alla crypto art

NFT, blockchain e crypto art sono tutte parole sconosciute ai più, a chi non è nella nicchia di appassionati o lavoratori del mondo dell’informatica. Il sistema è complesso e l’articolo non ha la pretesa di rispondere a ogni dettaglio sulle tematiche, ma di chiarire almeno un po’, in maniera semplice, tali argomenti.

Come arriviamo da una sequenza di blocchi a delle balene digitali capaci di fruttare oltre 300 mila euro a un dodicenne? Facile non è, ma andiamo con ordine.

NFT: cosa sono i “non fungible token”

Gli NFT (non fungible token) sono token crittografici che rappresentano qualcosa di unico. Questi “gettoni digitali registrati” fungono da attestato di autenticità e proprietà del media, come per un oggetto firmato e concreto più o meno. Sono un insieme di informazioni digitali conservate in una blockchain (catena di blocchi unica e proprietaria).

Tra gli NFT più popolari si trovano:

  • musica
  • video
  • testi
  • opere d’arte
  • foto
  • gif
  • meme

Questi oggetti digitali una volta acquistati continuano a circolare in rete e vengono riprodotti e usati da chiunque, ma sono di proprietà di chi li ha acquistati. Per ora il mercato degli NFT va alla grande, ma si pensa che nel prossimo futuro potrebbe sgonfiarsi come la bolla economica che sembra essere. Questo anche perché si paga tutto in moneta digitale.

Blockchain: cosa sono e come funzionano

La blockchain, la catena di blocchi, è una tecnologia di condivisione che permette di conservare e trasmettere informazioni, tra cui le transazioni economiche, e per questo sono alla base del sistema dei Bitcoin. Creata nel 1991 per verificare i documenti digitali e renderli sicuri, la blockchain inizia a essere usata in maniera consistente proprio a partire dal 2008 e dalla creazione dei Bitcoin.

La blockchain è una catena di blocchi che contiene una serie di informazioni:

  • dati memorizzati
  • hash (stringa di numeri e lettere che identifica il blocco in maniera unica)
  • hash del blocco precedente (da qui la catena di blocchi)

Cosa c’entrano le balene digitali?

Ma a questo punto è lecito domandarsi cosa c’entrano le balene create digitalmente da un dodicenne. Giusto, veniamo al nocciolo della questione.

Da qualche anno stanno andando di moda gli esempi di crypto art. Tutto è iniziato con dei gattini, come qualsiasi altra cosa su internet, ovvero con il gioco CryptoKitties, il primo gioco con sistema blockchain al mondo.

Il gioco permetteva di allevare gattini unici, ognuno con una firma di proprietà che può essere venduta. Un gattino è stato venduto anche a decine di migliaia di dollari.

Così arriviamo a Benyamin Ahmed, un giovanissimo programmatore che ha iniziato a usare i sistemi informativi dall’età di 5 anni e che, dopo un primo progetto fallimentare, ha creato una collezione di immagini, la “Weind Whales”, che è spopolata.

Su ogni balena, arte digitale in vendita, ha ricavato un po’ di soldi, che alla fine sono pari a 340 mila euro. Non sono soldi concreti, che si possono toccare e mettere sotto al materasso, sono soldi digitali, come l’arte prodotta.

Di tutti questi soldi Benyamin Ahmed ha intenzione di fare due cose: investirli nell’acquisto di altre NFT e lasciarli a coltivare fino a farli crescere di volume.

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